Giubileo 2025

Per vivere il Giubileo in diocesi

Indicazioni per le comunità e i fedeli

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L’anno giubilare in diocesi di Chioggia inizierà il 29/12/2024 con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo e terminerà il 28/12/2025. Non ci sarà l’apertura di una Porta Santa come nel giubileo straordinario del 2016, ma la celebrazione di apertura dell’anno santo sarà preceduta da un pellegrinaggio dalla basilica di S. Giacomo fino alla cattedrale con l’ingresso dalla porta principale. Lungo tutto l’Anno giubilare ogni comunità cristiana sinodale o unendosi come vicariato, è invitata a compiere il pellegrinaggio alla Cattedrale. Il vescovo accoglierà in Cattedrale i pellegrini e presiederà la Messa o una liturgia della Parola.
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA.
Tutti i presbiteri sono disponibili per le confessioni. (saranno indicati gli orari nei foglietti parrocchiali). In alcune chiese ci sono dei penitenzieri: Cattedrale e chiesa di san Francesco a Chioggia, chiesa della Madonna di Lourdes e Santuario della Navicella a Sottomarina, duomo di San Mauro a Cavarzere; chiesa del Sacro Cuore a Ca’ Tiepolo e quella delle Clarisse a Porto Viro.
INDICAZIONI PER L’INDULGENZA.
L’indulgenza si può ottenere nel pellegrinaggio di ogni comunità in Cattedrale; visitando, individualmente o in gruppo, la Cattedrale, soffermandosi per un congruo periodo di tempo in preghiera, concludendo con il Padre Nostro, il Credo e un’invocazione a Maria; visitando, individualmente o in gruppo, i santuari mariani della diocesi: Navicella, Pettorazza Papafava, il Santuario dell’Apparizione a Pellestrina, il duomo di Loreo; nella chiesa delle Clarisse di Porto Viro e nella chiesa di San Francesco a Chioggia (adorazione perpetua); nella cappella del Crocifisso a Cavarzere e nella chiesa di san Domenico a Chioggia.
– I fedeli che per l’età anziana o per malattia non possono partecipare direttamente possono conseguire l’indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli partecipanti reciteranno il Padre Nostro, il Credo e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita.
– Potranno ottenerla anche i fedeli che compiranno opere di carità principalmente al servizio di quei fratelli che sono gravati da diverse necessità. Più precisamente vivendo le opere di misericordia corporale (dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti) e le opere di misericordia spirituale (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti).
– La si potrà ottenere, inoltre, riscoprendo il valore penitenziale del venerdì: astenendosi, in spirito di penitenza, da futili distrazioni e da consumi superflui; devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri; sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita, dell’infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi o soli, dei migranti dai vari Paesi; dedicando una congrua parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato, che rivestano interesse per la comunità o ad altre simili forme di impegno personale.
IN PREPARAZIONE AI PELLEGRINAGGI IN CATTEDRALE
Proposte concrete:
Primo momento, si chiede la partecipazione a due catechesi: una catechesi sul giubileo con tre focus: senso del pellegrinaggio, senso dell’indulgenza, senso della celebrazione del sacramento della penitenza; una catechesi sul tema della speranza (cristiana) oggi, con tre focus: antropologico, mistagogico, escatologico;
Secondo momento: una celebrazione penitenziale nella seconda formula del rito della penitenza
Per la celebrazione in Cattedrale in occasione del pellegrinaggio giubilare della propria Comunità cristiana sinodale o del vicariato va concordata la presenza del vescovo con il vicario generale mons. Simone Zocca, verificando poi con l’arciprete Don Danilo Marin se nella data e ora indicate è disponibile la cattedrale.