Sguardo pastorale - Cammino sinodale

La nota della Cei sui ministeri istituiti (1)

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La Conferenza Episcopale Italiana, lo scorso 5 giugno, ha reso pubblica una nota sui ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito e del Catechista (i primi due sono stati recentemente resi accessibili anche alle donne con il motu proprio“Spiritus Domini” del 10 gennaio 2021, mentre il terzo è stato ufficialmente istituito con il motu proprio “Antiquum Ministerium” del 10 maggio 2021). Dopo l’istituzione del ministero del Catechista, aveva fatto seguito la promulgazione del rito di istituzione da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Quindi questa nota della CEI era attesa da tempo, proprio perché intende indicare un percorso attuativo, ad experimentum per le Chiese in Italia, delle due lettere apostoliche di Papa Francesco. In questa prima parte, ripercorrendo il testo, riprenderemo le motivazioni esposte e le caratteristiche dei tre ministeri istituiti.

Il cammino sinodale delle Chiese in Italia è il tempo e il luogo ideale per inserire l’attuazione del tema dei ministeri istituiti e la verifica dell’effettiva ricaduta come opportunità di contribuire a quella nuova forma della Chiesa cui si vuole puntare, una Chiesa più comunitaria che esprima tutti i ministeri battesimali. Questa sottolineatura è posta nella breve presentazione della nota e il fatto che sia stata subito presentata, conferma l’idea che la “riforma” di questi ministeri si inserisce in un quadro più ampio: quello di un percorso di conversione e riforma di una Chiesa dal volto sempre più missionario.

Un’altra premessa importante è che i ministeri istituiti hanno la loro radice nei sacramenti dell’iniziazione cristiana e vengono istituiti in modo permanente e stabile. Quindi i candidati ai ministeri dovranno dimostrare una partecipazione matura alla vita ecclesiale, e il ministero loro conferito sarà esercitato su specifico mandato. Su questi due aspetti ritorneremo nel prossimo articolo. Ora uno sguardo sui compiti di questi tre ministeri.

Il Lettore istituito esercita il suo ministero innanzitutto nella celebrazione eucaristica, luogo precipuo della proclamazione della Parola di Dio, ma non solo. Il Lettore ha anche il compito di preparare l’assemblea ad ascoltare, e i lettori (di fatto) a proclamare i passi della Sacra Scrittura con preparazione e dignità. Oltre all’Eucaristia vi sono anche altre forme celebrative nelle quali il Lettore può avere un ruolo: le celebrazioni della Parola, la liturgia delle Ore, altre iniziative di annuncio ai lontani. A queste occasioni si deve aggiungere l’animazione di momenti di preghiera e di meditazione sui testi biblici.

L’Accolito è istituito per il servizio all’altare, al corpo di Cristo presente nell’Eucaristia. A lui è affidato anche il compito di coordinare il servizio dei ministri straordinari della Comunione e animare ogni forma del culto eucaristico.

Infine, il Catechista ha il compito di formare alla vita cristiana, in primo luogo nella cura della catechesi dei bambini e degli adulti. A lui può essere chiesto di coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia (ad es. i catechisti non istituiti). La CEI ha scelto che questo ministero sia conferito a chi ricoprirà un ruolo di coordinamento dei catechisti dell’iniziazione cristiana dei ragazzi e a coloro che svolgeranno il servizio di annuncio nel catecumenato degli adulti. Inoltre, a giudizio prudente del vescovo, il Catechista istituito potrà essere il referente di piccole comunità senza la presenza del presbitero.

Don Simone Zocca
Delegato per la Pastorale