Pellegrinaggi Diocesani

In Turchia sulle orme di San Paolo

Il racconto di un intenso viaggio

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Non è certamente un’impresa semplice tentare di restituire in poche battute la bellezza e la ricchezza di storia, cultura, spiritualità e amicizia che la bella compagnia della Diocesi di Chioggia ha vissuto durante il pellegrinaggio in Turchia, sulle orme di San Paolo.

Organizzati da don Francesco Zenna, accompagnati dalla guida Birol e aiutati con catechesi, omelie e brani della Sacra Scrittura dal Vescovo Emerito Mons. Adriano Tessarollo, abbiamo approfondito la nascita e lo sviluppo delle prime comunità cristiane. Esse, grazie all’evangelizzazione di San Paolo e dei suoi discepoli, diffusero il cristianesimo in tutta la Turchia, convertendo giudei e pagani, nonostante persecuzioni e martirii.

Ogni giorno durante la celebrazione dell’eucarestia è emersa tanta sofferenza dalle parole dei custodi delle chiese locali.

A Instambul, nella Chiesa Santa Maria, siamo rimasti stupiti dalla coraggiosa testimonianza di due sorelle italiane consacrate, che gestiscono da sole le liturgie feriali e offrono la loro missione solo per una piccolissima comunità di cristiani.

Abbiamo visitato importanti siti storici, culturali, archeologici e spirituali: Instambul, Pergamo, Izmir, Efeso, Gerapoli, Pamukkale, Konia,Cappadocia, Tarso e Adana. Ogni tappa ha evidenziato tanta ricchezza di eventi da scoprire e da visitare.

A Instabul, nella Cattedrale dello Spirito Santo, abbiamo incontrato Mons. Massimiliano Palinuro, nominato vescovo di Instabul, da Papa Francesco da circa un anno. Ci ha spiegato bene cosa significa essere Pastore coraggioso di una piccola comunità cristiana, in una terra come la Turchia, dove i cristiani sono una minoranza, solo il 2%, in un contesto ponte tra Oriente e Occidente, tra profughi e migranti, nella realtà di un dialogo ecumenico e interreligioso, che è risorsa e sfida, frontiera decisiva per tutta la Chiesa.

Abbiamo poi raggiunto la maestosa Efeso alla cui comunità cristiana San Paolo indirizzò con toni vivaci le sue prediche; interessante la Biblioteca di Celso, il Tempio di Adriano, il cardo romano, la Basilica di San Giovanni e la Chiesa dell’importante Concilio del 431 nel quale si proclamò che il Figlio di Dio è Vero Uomo e Vero Dio e che la Vergine Maria è veramente Madre di Dio.

Abbiamo celebrato la nostra eucarestia quotidiana nella Casa della Madonna, luogo di miracoli, dove secondo le rivelazione della mistica tedesca A. K. Emmerick, la Vergine Maria avrebbe vissuto con l’Apostolo Giovanni negli ultimi nove anni della sua vita.

Evidenzio, tra i tanti siti visitati, un altro luogo stupefacente, Pamukkale, dove abbiamo scoperto le “cascate pietrificate”: dinanzi ai nostri occhi una bellezza spettacolare, candide rupi frastagliate, create dai depositi calcarei sui fianchi della collina. Poco lontano, i resti del teatro: da qui il Vescovo Adriano ha proclamato il brano dell’Apocalisse, ove lo Spirito chiede con forza all’Angelo della Chiesa di Laodicea, di non essere tiepidi nella fede.

Il nostro pellegrinaggio è continuato in un crescendo di emozioni e, dopo un lungo percorso in pullman, siamo giunti nella splendida terra della Cappadocia, uno dei luoghi più affascinanti della Turchia per il suo caratteristico paesaggio lunare, con pinnacoli, torrette, coni, villaggi trogloditi e chiese rupestri. In una di esse abbiamo celebrato l’Eucarestia con la sensazione di sentirci immersi proprio nelle radici della storia dei primi cristiani.

In Cappadocia rimaniamo meravigliati dalle numerosissime alte rocce a forma di funghi, formazioni scolpite dalla forza della natura e dal tempo che vengono detti “camini delle fate” perché, secondo la leggenda, erano abitate da piccole fate. In realtà è una terra benedetta, sede delle prime comunità monastiche cristiane dei Padri cappadoci, con innumerevoli celle e cappelle scavate nel tufo, dove i monaci cristiani vivevano come mediatori tra dio e l’uomo.

Quasi al termine del nostro bel pellegrinaggio, giungiamo a Tarso dove nacque San Paolo. Nella chiesa a lui dedicata celebriamo l’Eucarestia e siamo accolti dal giovane Padre Alessandro, che vive in Turchia l’esperienza monastica.

Ringrazio il Signore per questo viaggio così affascinante, ricco di cultura e di spiritualità. Ringrazio i miei compagni di viaggio, ringrazio don Francesco Zenna sempre attento, paziente e pronto a rispondere ai nostri quesiti. Grazie a Birol, guida esaustiva, e un grande grazie al Vescovo Adriano Tessarollo per averci trasmesso la sua giovinezza interiore, che non ci ha fatto sentire mai affaticati e ci ha colmato il cuore, la mente e lo spirito con la Parola di Dio incarnata in lui. Grazie!

Maria Luisa Fidone