U.P. CHIOGGIA NORD - CHIESA DI S. ANDREA

CI dolori di Maria, segno di un grande amore

SETTIMANA DELL’ADDOLORATA

Facebooktwitterpinterestmail

Con la messa del vescovo Giampaolo al mattino della domenica 17 settembre si è conclusa la tradizionale Settimana dell’Addolorata che si celebra da tempo immemorabile nella chiesa di S. Andrea, dove è conservato a venerato il gruppo ligneo scolpito da Antonio Chiesa nel 1740 (un tempo era collocato nella chiesa di S. Francesco) che raffigura la Madre addolorata trafitta da sette spade (d’argento) con ai piedi, disteso, il corpo del Figlio morto. Un prezioso tronetto, pure d’argento, sostiene, nel periodo delle celebrazioni, un’antica reliquia mariana definita “ex velo”. Proprio sui sette dolori di Maria si è svolta la riflessione della Settimana, con le sottolineature esposte con intensità, semplicità e profondità durante l’omelia e nel corso delle celebrazioni da fra Bernardino Zanella dei Servi di Maria di Monte Berico, invitato grazie alla collaborazione con le Serve di Maria Addolorata di Chioggia.

Come avviene da molti anni, sono state proprio le nostre Serve di Maria a guidare la recita della Coroncina dell’Addolorata che precedeva la celebrazione eucaristica: quest’anno anzi ha guidato la preghiera direttamente dall’altare la madre priora Sr. Antonella Zanini.

Di giorno in giorno, anzi di sera in sera, fra Bernardino ha illustrato, in corrispondenza del brano evangelico prescelto, i vari “dolori”, sottolineando sempre che essi sono molti di più, anzi si tratta di un unico grande dolore che coincide con un grande amore: non la sofferenza per se stessa, ma la condivisione totale di Maria con il sacrificio del Figlio che si offre per amore. La profezia di Simeone segna l’inizio della partecipazione di Maria alla missione di Cristo, che diventa segno di contraddizione per molti; la fuga in Egitto ci fa toccare con mano come Maria stessa, con la sacra Famiglia, è diventata esule perché perseguitata: un evento che richiama esplicitamente la realtà dei nostri giorni con i tanti migranti che siamo chiamati ad accogliere perché in cerca di salvezza e di serenità; lo smarrimento di Gesù nel tempio pone Maria (e Giuseppe) di fronte all’identità speciale del Figlio e alla sua missione: ella non comprende pienamente, ma si affida ancora una volta alla volontà di Dio; eloquente è poi l’incontro di Gesù con le donne lungo la via del Calvario invitate a piangere sulla propria sorte se non sapranno convertirsi: con loro Maria è invece il segno della totale adesione al mistero di dolore e di amore di Gesù per l’intera umanità. Infine, nella serata della festa dell’Addolorata, il 15 settembre, fra Bernardino ha concentrato gli ultimi tre “dolori” (secondo l’elencazione classica): la crocifissione, la deposizione dalla croce, la sepoltura di Gesù: l’epilogo cioè del cammino terreno del Figlio, che affida alla Madre il compito di continuare per sempre, insieme al discepolo amato che è chiamato come ciascuno di noi ad accoglierla nel cuore e nella vita, questa testimonianza di perdono, di misericordia e di amore per tutti.

Nella celebrazione del 15 settembre, come consuetudine, le Serve di Maria Addolorata, presenti più numerose del solito, hanno rinnovato i loro voti di castità, povertà e obbedienza, con la formula recitata coralmente secondo le loro Costituzioni. Era presente anche una coppia di sposi che, con la loro bambina, ricordavano il decimo anniversario di matrimonio celebrato proprio in questa chiesa.

Ala messa domenicale del 17 settembre, il vescovo Giampaolo, dopo aver rievocato le riflessioni sui dolori di Maria, ha puntato l’attenzione sulla necessità del perdono, come richiamavano le letture del giorno, sottolineando che si tratta di un unico mistero di amore: Maria, sotto la croce, partecipa al perdono di Gesù verso i suoi crocifissori, modello di ogni perdono che non può fermarsi davanti a nulla e deve essere accordato sempre a tutti. Impegno non da poco per ogni cristiano che voglia essere tale nella vita quotidiana, in famiglia, nella società, nella Chiesa. La celebrazione è stata arricchita anche dalla presenza di un gruppo di amici e familiari del vescovo, giunti, insieme alla stessa sua mamma Vittoria, per una visita alla città. Presente anche una giovane coppia di sposi chioggiotti che ricordavano il primo anniversario di matrimonio e che hanno portato le offerte all’altare. Tanti motivi per vivere nel modo migliore la tradizionale festa mariana. Numerosi anche coloro che, durante le sere e nella stessa domenica, si sono iscritti alla Confraternita dell’Addolorata: per i loro defunti sarà celebrata una messa di suffragio il giorno 15 di ogni mese. (Vito)