La "Lampada della Pace" in Diocesi

Significato ed itinerario Ldi un simbolo luminoso

Le indicazioni del vescovo

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La “lampada della pace” affidata al vescovo Giampaolo e alla diocesi di Chioggia il 22 giugno nella chiesa di S. Anna in Piove di Sacco dal vescovo di Padova, è arrivata la sera stessa in cattedrale a Chioggia, mantenuta sempre accesa dal vescovo durante il tragitto in auto col vicario generale. La sera seguente s’è tenuta la recita del rosario per la pace a cura del Masci. Domenica mattina 25 giugno, il vescovo stesso l’ha recata con sé nel santuario della Madonna della Navicella, dove ha presieduto la concelebrazione nella solennità patronale. Si è trattato significativamente della prima tappa in diocesi. Ora, come ha annunciato il vescovo Giampaolo passerà, in occasione della festa della compatrona S. Maria Goretti (6 luglio) nella chiesa della B. Vergine di Lourdes, molto frequentata anche dai turisti, e successivamente sarà accolta nei vari vicariati, unità pastorali e parrocchie della diocesi, come impegno a continuare a pregare per la pace “senza stancarsi mai”.

La “lampada”, che sostanzialmente è un semplice ma artistico ed eloquente “portalumino”, è stata costruita a Padova con una scultura lignea di artigianato africano: intende raffigurare la comunità al cui centro è inserito appunto un lumino come segno di luce e di speranza che vanno alimentate con la preghiera. La simbolica “comunità” è costituita da cinque figure stilizzate che si tengono unite in una sorta di abbraccio e possono richiamare la fraternità fra i popoli dei cinque continenti.

Don Vincenzo