Filippini Chioggia

Una messa solenne e partecipata

A conclusione del Centenario di S. Filippo Neri

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Il 12 marzo 1622 venivano canonizzati in San Pietro nella stessa cerimonia Filippo Neri, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, Teresa d’Avila, e Isidoro agricoltore di Madrid. A Roma quel giorno si scherzava dicendo: “Oggi il papa canonizza quattro spagnoli e un Santo!”

Ironia dei romani a parte, quel giorno fu un grande evento per la storia della Chiesa. Non solo fu la prima canonizzazione plurima della storia della Chiesa, ma possiamo dire che questi cinque furono i primi Santi “moderni”. Con l’avvento della Riforma, la Santa Sede aveva iniziato a regolare il riconoscimento della santità attraverso la creazione di quella che diventerà la Congregazione delle cause dei Santi, definendo con precisione i passaggi necessari per salire alla gloria degli altari. E così Filippo Neri e gli altri furono i primi a venire prima beatificati e quindi canonizzati, secondo l’iter tuttora vigente. Da allora la Santità è trattata dalla Chiesa con scrupolosa attenzione, non per gusto del difficile, ma perché sia davvero qualcosa di luminoso e bello, di vera testimonianza evangelica per il mondo.

L’eco di quel giorno grande arrivò anche a Chioggia: nella chiesa della SS. Trinità possiamo ancora ammirare una pala e un ciclo di statue lignee dedicate a questi cinque santi canonizzati insieme. Da allora la devozione a San Filippo nella nostra città non è mai cessata e durante l’Anno Giubilare che Papa Francesco ha indetto l’anno scorso per commemorarne il 400° centenario lo abbiamo visto tante volte nella chiesa dei Padri Filippini. La memoria va al 12 marzo dello scorso anno, quando il nostro Vescovo Giampaolo ne apriva solennemente le celebrazioni, alle feste di S. Filippo, della Madonna della Salute e del Patrocinio di Maria, con i vari amici e ospiti che si sono susseguiti. Ma ogni giorno in tanti, tra chioggiotti e turisti, hanno avuto modo di conoscere meglio il “Santo della Gioia” e in più hanno potuto lucrare l’indulgenza plenaria visitandone la chiesa.

Domenica scorsa 12 marzo, nella chiesa dei Filippini si è concluso solennemente questo Anno giubilare con due momenti significativi: alle 11.00 la messa concelebrata e alle 16.00 il M° il Concerto di musiche oratoriane chioggiotte eseguite dalla Banda Cittadina di Chioggia diretta dal M.° Loris Tiozzo.

La messa è stata presieduta dal preposito della congregazione e rettore della chiesa P. Tommaso Sochalec (essendo stato il vescovo di Cassano all’Ionio intrattenuto per problemi del momento), con i pp. Ermanno e Gontrano, i parroci dell’U.P. Chioggia Nord di cui fa parte la comunità parrocchiale, don Massimo e don Vincenzo, un salesiano, il diacono dei Filippini Matteo e un diacono Cavanis. All’omelia p. Tommaso, anche in riferimento all’episodio evangelico della Samaritana, proclamato in quella domenica, ha ricordato la figura di S. Filippo, assetato dello Spirito e dell’amore di Dio e di Maria e capace di dissetare tanti altri a Roma e ora nel mondo. A fine messa, la benedizione con la reliquia impartita da p. Tommaso dall’altare laterale dedicato a S. Filippo Neri, a cui tutta l’assemblea si era rivolta devota, concludendo poi con l’inno a S. Filippo. Al termine del rito una foto ricordo dei concelebranti, per l’evento, davanti all’altare di S. Filippo; infine in sagrestia e all’altare, altre foto della comunità di Chioggia dei padri Filippini col diacono, nella tipica veste talare.

Un grazie a Dio per la Santità di Filippo Neri, per tutte le grazie ricevute in questo periodo giubilare e per chiedere un cuore infiammato di amore.

Matteo Franzoi