Dalla Comunità di Mestrino

GRAZIE DEL DONO CHE SEI STATO

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Il patriarca di Venezia, nel suo saluto domenica 16 gennaio dopo la tua ordinazione diceva: “Sei qui oggi con la tua storia, quella della tua famiglia e delle comunità alle quali hai dato molto e dalle quali certamente hai molto ricevuto”.

La nostra è una di queste comunità nella quale in questi anni hai dato molto e oggi siamo qui non solo per lodare il Signore con te per il dono che hai ricevuto, ma anche per ringraziarti per quello che hai gioiosamente donato in questo tempo.

Non hai nascosto però che da questa comunità hai ricevuto molto; infatti Domenica scorsa ti sei espresso con queste parole: “Non nascondo l’affetto e il legame profondo che mi lega in particolare alla comunità di Mestrino che frequento da 36 anni. Noi preti diocesani, anche quando facciamo altro, siamo gente di parrocchia e per me Mestrino è stato il luogo del riposo, di tanti legami profondi e familiari, di incontri e attività formative. Un dono prezioso che ha accompagnato tutto il mio ministero”.

E noi, carissimo Giampaolo, siamo grati e orgogliosi perché ci porti nel tuo cuore, nel tuo cuore di vescovo.

Grazie per tutti i momenti di preghiera vissuti assieme, per le liturgie che hai presieduto, per i tantissimi momenti di catechesi condivisi in varie occasioni nei quali ci hai donato il tuo tempo, ma in particolare negli incontri di formazione nell’ambito familiare, per le coppie di sposi, dei fidanzati, di giovani e ragazzi impegnati nella preparazione dei Sacramenti, e per i momenti della Riconciliazione nei quali ci hai ascoltato sempre con attenzione e ci hai aiutato nei momenti di difficoltà, manifestandoci la Misericordia di Dio.

In tutto accompagnati dalla tua colta e saggia ironia, che aiuta a rendere più facili tutte le cose, e sollevati dal tuo frequente richiamo ad affrontare anche i momenti più intensi della vita personale e spirituale, con un po’ di “leggerezza”, ma non quella che il mondo conosce, ma quella di colui che confida nello Spirito, di colui che ha Fede nel Signore, perché “il suo giogo è dolce e il suo pesoleggero“!

Ti ringraziamo anche per tutte le amicizie profonde e sincere che hai coltivato con noi in questi anni e che, siamo certi, proseguiranno in futuro.

Carissimo don Giampaolo, a nome allora di tutta la Comunità Parrocchiale di Mestrino, nel lasciare la tua terra, vogliamo affidarti alla Beata Vergine Maria affinché ti protegga e ti assista nel tuo nuovo Ministero: a te il nostro grande augurio di poter essere sempre “sale e lievito del Mondo” e annunciatore instancabile, a par   tuo, della Buona Notizia, quella che, senza rumore, iniziò la notte di Pasqua!

Ti assicuriamo la nostra preghiera per la tua impegnativa e affascinante missione: la tua opera nella chiesa di Chioggia sia sempre a somiglianza di Cristo buon Pastore, che è raffigurato sulla tua croce pettorale.

Don Sergio, don Federico e il Consiglio Pastorale