Sono le 19.30 della domenica della trasfigurazione, rientro in vescovado al termine di una giornata intensa e ricca di incontri che hanno riempito il mio cuore di gioia e di speranza e penso che è stata proprio una domenica di trasfigurazioni.
Questa mattina l’incontro alla Navicella con gli scout della nostra diocesi. Lo scorso anno avevo incontrato i capi dei gruppi scout presenti in diocesi e avevo auspicato che almeno una volta all’anno ci potessimo rivedere tutti sentendoci parte di un’unica Chiesa diocesana. E i capi hanno preso sul serio questo mio desiderio e oggi, in occasione della “giornata del pensiero” tutti i gruppi scout si sono riuniti alla Navicella. Chioggia 1 e 2, il gruppo di Loreo e del Delta, gli scout di Cavarzere e il Masci. E con i ragazzi i loro genitori. Dopo le varie attività divisi per età ci siamo ritrovati tutti per la Messa alle 12. La chiesa era gremita con la partecipazione intensa e calorosa di tutti. Una prima trasfigurazione che ha riempito il mio cuore di speranza.
Nel pomeriggio l’assemblea dell’Azione cattolica che si apprestava ad eleggere il nuovo consiglio e i nuovi responsabili. Una realtà piccola quella dell’AC, ma promettente. Il titolo dell’assemblea: «Testimoni di tutte le cose da Lui compiute». Ho osato cambiare le parole del testo sacro mettendo in rilievo la fiducia nel Signore e nel suo agire tra noi: «Testimoni di tutte le cose che il Signore compirà in mezzo a noi».
Poi un breve saluto ai giovani che si stanno preparando per vivere questa estate un’esperienza missionaria in Burundi. Giovani coraggiosi come lo sono coloro che hanno osato questa proposta. Giovani “in uscita”, speranza per una Chiesa più missionaria. E il pensiero è andato allo scorso 22 febbraio e alla celebrazione con Comunione e Liberazione; anche in quell’occasione ho osato parlare di un “movimento in uscita” per essere sale e lievito delle nostre parrocchie con uno spirito di gratuità per far crescere le comunità.
Scout, Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, risorse per la crescita della nostra diocesi, perché ci sia un dopo sacramenti dell’iniziazione cristiana, perché dalla vitalità delle nostre comunità fioriscano vocazioni, per una fede credibile e contagiosa.
E poi via di corsa verso l’oratorio di San Gaetano dove si incontravano i due gruppi di giovani coppie, quello di Cavarzere e quello di Chioggia. Una ventina di coppie che desiderano prendersi cura del loro matrimonio. Gli animatori hanno proposto il brano della trasfigurazione ed è nato un ricco scambio sulle trasfigurazioni che sono avvenute e stanno avvenendo nella vita di queste coppie già alle prese con figli e desiderose di prenderci cura del loro amore.
Nella domenica della trasfigurazione il Signore ha voluto farmi tutti questi regali, riempire il mio cuore di fiducia e di speranza. A volte il peso delle fatiche si fa sentire, a volte la speranza e la fiducia vacillano, e allora il Signore mi regala qualcosa di bello per ricordarmi che è Lui il pastore di questa Chiesa, e Lui ama questo piccolo gregge e non smette di prendersene cura. Il rumore di tanti temporali ci fa dimenticare i germogli che crescono, piano piano, ma crescono.
Il Padre nella trasfigurazione accarezza il Figlio che ha davanti la prospettiva della croce e ha paura di vacillare. Il Figlio accarezza i suoi discepoli mostrandosi nella luce della risurrezione perché siano forti nel momento della prova. Oggi la carezza del Signore è stata donata anche a me perché non abbia timore. Lui è il Dio delle trasfigurazioni, il Dio che sa far germogliare la vita, che non abbandona il suo popolo. Non temere piccolo gregge, non temere piccolo vescovo perché il regno cresce nonostante tutto.
+ Giampaolo Dianin