Il Convegno AC che si è svolto a Sacrofano (Roma) dal 18 al 20 ottobre, è stato organizzato sia per condividere il documento “Orientamenti per il triennio 2024-2027 – Voi stessi date loro da mangiare” che per consentire a tutte le associazioni diocesane e parrocchiali di progettare il percorso formativo, a partire dalle scelte di fondo della XVIII Assemblea Nazionale.
È stata un’esperienza di Chiesa sinodale con la presenza di quasi 200 presidenti diocesani provenienti da tutte le regioni d’Italia, di molti responsabili delle Delegazioni regionali e di più di 60 sacerdoti assistenti nelle associazioni diocesane. Le giornate sono state scandite da approfondimenti tematici intercalati da celebrazioni eucaristiche e momenti di preghiera che hanno dato significato e capacità di discernimento agli spazi dedicati agli approfondimenti tematici.
Sono stati giorni ricchi di incontri significativi e di relazioni autentiche. Abbiamo toccato con mano la passione ecclesiale e la tensione partecipativa attraverso il dialogo nei momenti di plenaria, nei pranzi e nelle colazioni e anche nelle esperienze condivise da presidenti, delegati, assistenti negli atelier, gruppi di studio e confronto su alcuni ambiti di impegno associativo delineati dal Documento Assembleare: mobilità delle persone per studio e lavoro, comunicazione e corresponsabilità, persone e comunità e inclusione, formazione e cultura politica, spiritualità e sinodalità. Coinvolgente è stata l’esperienza della lectio divina su Mt 14,13-21 proposta dalla biblista Rosanna Virgili e la tavola rotonda “Nutrire il futuro: dentro le sfide della Chiesa e del Paese”, con i professori Piermarco Aroldi, Alessandro Rosina e l’avvocata Daniela Palladinetti. Le celebrazioni e la preghiera sono state guidate dai vescovi Claudio Giuliodori (assistente ecclesiastico generale dell’ACI) e Angelo Spinillo (presidente della Commissione Episcopale per Il Laicato) e dal Cardinale Angelo De Donatis (penitenziere maggiore e collaboratore nel Giubileo 2025). Si ritiene importante elaborare percorsi sempre più capaci di accompagnare la vita delle persone lì dove vivono, ponendo attenzione anche al tema delle migrazioni come suggerito anche dal videomessaggio inviato alla nostra Assemblea da Papa Francesco. Dobbiamo essere attenti alla promozione e alla cura della vita di ogni persona, in particolare di quelle più fragili e vulnerabili, saperci sintonizzare sui bisogni delle comunità in collaborazione e in dialogo sinodale con la Chiesa locale, con lo stile di servizio, abitando il territorio, ed essere segni di speranza.
L’AC è impegnata con la Chiesa a vari livelli e nelle comunità cristiane nel cammino sinodale nel segno della Evangelii gaudium e della Fratelli tutti. L’AC sente come urgente la necessità di valorizzare l’esperienza associativa come palestra di democrazia, partecipazione e sinodalità, spendendosi attivamente per il bene comune. Rinnova l’impegno ad essere protagonisti della vita democratica nei paesi e nelle città e ad abitare il dibattito pubblico con riflessioni che siano l’esito di percorsi partecipativi di prossimità. L’associazione si assume il compito di promuovere, sviluppare e concretizzare i risultati delle Assemblee sinodali nazionali aiutando le nostre comunità locali ad assumere con slancio e creatività le sfide emergenti su cui la Chiesa italiana sta riflettendo.
L’Azione Cattolica diocesana questo sabato 9 novembre riunisce tutti i suoi associati e simpatizzanti in seminario alle ore 15.30 nell’Assemblea unitaria di inizio anno formativo. L’icona che ci guiderà in quest’anno associativo 2024/2025 “Prendi il largo” è tratta dal Vangelo di Luca 5,1-11 dove Gesù ci invita a fidarsi di lui e della sua Parola, di ascoltare la chiamata e accogliere il suo progetto da protagonisti nella nostra vita. Solo fidandoci della sua Parola potremo essere donne e uomini liberi, a dare vero senso al nostro andare. La formazione associativa AC ci educa a fare discernimento nei fatti e negli eventi alla luce del Vangelo, ad acquisire una coscienza capace di cogliere gli stimoli che la vita ci presenta, costruendo relazioni con lo stile dell’abbraccio che accoglie, condivide, perdona e si prende cura delle persone nella vita quotidiana in famiglia, nel lavoro, nella comunità cristiana e civile. L’associazione cammina in piena sintonia e con lo stesso fine apostolico della Chiesa, pertanto all’incontro sarà presente il nostro vescovo mons. Giampaolo Dianin che ci presenterà la sua Lettera pastorale slla Diocesi per l’anno 2024/2025 “Sulla roccia della Parola”.
Pierangelo Bagatella, presidente diocesano di AC