Oasi di Ca'Mello a Porto Tolle

“IL PANE” DEL CREATO

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Un titolo di attualità scelto dal Vescovo Giampaolo ispirato al tema per la Giornata nazionale per la custodia del Cristo e che accompagnerà anche il “Tempo del Creato (1° settembre-4 ottobre 2022).

Sceso nel Delta di buon mattino per l’evento, il Vescovo in collaborazione con la Pastorale per il tempo libero, turismo e sport condotto da Luisella Siviero, ha radunato il gruppo, che ha partecipato presso l’Oasi di Ca’ Mello un biotopo di circa 40 ettari, con la sua storia piena di tante belle cose, con i suoi percorsi, le piante, le oltre 300 specie di uccelli, all’evento.

Un ambiente gestito da Veneto Agricoltura che in sinergia con il Consorzio di bonifica Delta Po e altri, è pure centro di animazione rurale ed è stato possibile avviare alcune ricerche sulla fauna, sugli specchi d’acqua per favorire la sosta degli uccelli e regimentare l’acqua dell’ex ramo del Po in modo da garantire l’allagamento temporaneo di ampie superfici di canneto.

Di tutto questo ne hanno parlato le guide precisando inoltre che l’Oasi è situata nell’Isola della Donzella, vicino alla Sacca di Scardovari in prossimità della rotta del mare che nel 1966 causò la grande alluvione nel territorio di Porto Tolle.

Fa parte del Parco regionale del Delta del Po, un territorio unico nel suo genere che è stato riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

È una parte di quanto le guide hanno trasmesso ai partecipanti. Prima della visita all’Oasi il Vescovo Giampaolo ha dato il benvenuto e un grazie alle guide Camilla e Danilo che hanno poi via via illustrato la storia, lo sviluppo del sito, in tuttala sua bellezza, le continue rivisitazioni, i tantissimi studenti e famiglie che visitano in diversi modi l’Oasi che è pure un punto centrale del territorio dell’isola della Donzella, una delle tre isole che compongono il grande territorio di Porto Tolle con i suoi oltre 230 kmq di estensione.

Un grazie pure agli organizzatori, alle Associazioni che per oggi hanno messo a disposizione perché questo sito possa avere le sue giuste dimensioni e di visibilità sul territorio deltino.

La cronaca degli itinerari

Molta la suggestione dei sentieri dove oltre ad ammirare una sana natura, si ascoltano i suoni delle centinaia di uccelli che passano e nidificano e poi partono.

Qui c’entra anche il Taglio di Porto Viro del 1604, come pure un ramo del Po fatto a gobbe, ecco il nome della frazione “Ca ‘Mello”.

L’Oasi si trova ed è un’altra curiosità, nel 45° parallelo a metà strada dal Polo Nord all’Equatore ed è al centro del Mediterraneo. Ma la storia dice anche che l’Italia è una rotta importante per gli uccelli che oltre al nostro Paese, trovano posto per la nidificazione ma pure per dimorare, nello Stretto di Gibilterra e in quello del Bosforo, veri collegamenti con l’Europa e l’Africa.

Durante il camminamento la guida ha pure parlato delle nostre eccellenze: il riso, la vongola, i mitili e l’ultimo acquisto, l’ostrica rosa che è ormai sulle tavole di tutta Europa senza dimenticare il pesce azzurro rinomato ormai dappertutto. Due ore di vero relax con la natura piena di fascino decantata sui social, servizi radiotelevisivi.

Il Vescovo e il “Tempo del Creato”

Ha scritto così il nostro direttore nel suo editoriale di questa settimana: “Mentre questo sabato 10 settembre si svolge nella straordinaria Oasi di Ca’ Mello nel nostro affascinante Delta polesano, un incontro diocesano sul tema “il pane” del “Creato” è senza dubbio necessario continuare a riflettere in questo che il Papa ci ha invitati a considerare come “tempo del Creato” su una questione che si rivela sempre più fondamentale e vitale per la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta”. Il Vescovo Giampaolo così esordisce:” Abbiamo un territorio bellissimo, da Pellestrina a Scardovari, le aree interne e il Delta del Po come un sistema nervoso. Mas le bellezze chiedono il silenzio come stamattina negli itinerari guidati. La cronaca, invece, ci porta anche alle alluvioni che hanno violentato queste terre, come la siccità, la secca del grande Fiume, le acque salate che non aiutano l’agricoltura, gli abusi, lo stesso uomo che è autorizzato ad usare tutto. Ed eccoci alla crisi climatica che viviamo oggi e che lasceremo ad altri le eventuali soluzioni. Ricordiamo pure che il Papa fa appello perché tutti rispettiamo l’ambiente e per salvare il pianeta occorre sobrietà”.

Mangiare il pane è un dono della terra è un’offerta della terra da accogliere con gratitudine. A tavola un momento dove troviamo il meglio della nostra natura ma poi si va allo spreco e la voracità è di attualità. Il Vescovo così conclude il suo applaudito intervento: in novembre in Egitto si svolgerà un vertice sul clima mondiale con l’obiettivo di ridurre i gas serra e in dicembre in Canada ci sarà un vertice sulla biodiversità e il Papa “O ci mettiamo insieme o sarà difficile governare il futuro della nostra terra”. Siamo chiude il Vescovo che ognuno farà la sua parte e avere attenzione al Creato sarà obbligatorio.

In conclusione

Una bella sorpresa per tutti i radunati sul parco dell’Oasi, di aver sentito e gustato “un concerto” di 6 brani (e tra questi… fratello sole e sorella luna tra gli applausi dei presenti), per chitarra e ocarine del Gruppo Fecchio di Ariano Polesine, che ha strappato tanti applausi. Da oltre 100 anni l’ocarina fatta di argilla è presente in occasioni come queste ed è conosciuta in tutto il Paese. Bella e semplice musica che ha dato il via a Benvenuto Fecchio il pioniere, che ha scritto un libro il cui titolo dice tanto “L’uomo che sposò la terra del Po”.

Dopo il pranzo in campagna nell’Agriturismo “La Fraterna” di Tolle, il gruppo ha visitato il Museo della bonifica di Ca’ Vendramin accolto dal Presidente Adriano Tugnolo, dal Presidente dell’Ente Parco Delta del Po Moreno Gasparini e dalla guida Laura.

Dopo i saluti conditi da un pò di storia della location dove questo tipo di idrovora aveva un grande compito: quello di dirimere e gestire il traffico delle acque. Oggi sono ben 40 le idrovore che svolgono ilk loro prezioso ruolo su una vasta area che arriva fino a Sant’Anna di Chioggia re che a causa del bradisismo che ancora perdura sul Delta (oltre 2 metri sotto il livello del mare) le idrovore sono impegnate a sollevare l’acqua con spese inimmaginabili. Per il Presidente Gasparini questo ente è un veicolo di informazione per rendere sempre più vivibile e visitabile il territorio in quest’estate balorda che a parte la ripresa del turismo, sta arrecando molti danni al settore agricolo in primis alla risaie il cui prodotto è un’altra eccellenza del territorio. La giornata si è conclusa con la visita ai macchinari collocati all’interno della sede della Fondazione con l’illustrazione del loro funzionamento che hanno così arricchito i presenti di tantissime notizie su come era il lavoro e le funzioni di queste grandi macchine operatrici.

Luigino Zanetti