Giornata sacerdotale

Le tappe di un viaggio fraterno in compagnia del vescovo

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I momenti della gita-pellegrinaggio della Giornata Sacerdotale che da molti anni il presbiterio della nostra diocesi realizza in prossimità della festa del Sacro Cuore di Gesù, sono presto detti.
Giovedì 23 giugno, la prima tappa del nostro pullman guidato dalla ditta Bonato in collaborazione con la ditta Caldieri, è il monastero benedettino di Praglia a ridosso dei Colli Euganei (foto a lato). Nella grande chiesa comunicante con l’esterno concelebriamo l’Eucaristia con il vescovo Giampaolo. Nella ricorrenza di San Giovanni Battista, anticipata di un giorno nel calendario liturgico, il vescovo ci riporta alle sorgenti scoprendo le analogie tra la vocazione e missione del Battista e la vocazione e missione sacerdotale.
La seconda tappa si rivela decisamente una sorpresa. Nella cittadina di Este veniamo accolti dal parroco don Andrea e dal collaboratore don Riccardo all’interno del vasto territorio dell’Eremo delle Carceri (foto sotto). Con particolare attenzione partecipiamo al racconto della nascita e dello sviluppo progressivo di una grande abbazia (prima agostiniana e poi camaldolese), dove abitarono tanti monaci santi e sapienti e dove per l’accoglienza dei pellegrini venne costruito un imponente edificio. Progressivamente i segni della decadenza si manifestarono nel prevalere dell’interesse economico, che portò a inimicarsi le famiglie dei contadini. Imbevuti della cultura del tempo e della logica del potere, quei monaci – quasi senza avvedersene – dispersero il riferimento alla fede e il richiamo alla santità. La decadenza divenne fatale; l’intervento diretto del Papa chiuse il monastero e disperse i monaci. Fu allora che gli stalli del coro (foto a lato) della chiesa vennero acquistati dalla diocesi di Chioggia e sistemati nella nostra cattedrale. Dopo un veloce passaggio per le stanze dell’interessantissimo ‘museo della civiltà contadina’, ci attendeva a Solesino un pranzo ‘con i fiocchi’ in un pregevole ristorante con vista sul laghetto.
L’ultima tappa ci ha messo di fronte alla Madonna delle Grazie nel Santuario di Piove di Sacco (foto a lato). Qui la preghiera del Vespero ha ricomposto i pensieri e i desideri. Il vescovo Giampaolo, in una saletta attigua, si è posto davanti ai suoi preti raccogliendo il lavoro di questi primi mesi di episcopato e aprendo le vie del futuro cammino della diocesi nella prospettiva del Sinodo. Un filo di rinnovata speranza è stato l’annuncio di una possibile ripresa delle vocazioni al sacerdozio nella nostra diocesi.
Queste le tappe, questi i luoghi visitati. Come un’acqua viva e fresca nella calura dell’estate, un bel clima di gioiosa fraternità ha percorso tutto il viaggio della ‘Giornata sacerdotale’.

a. b.