Comprendere la Bibbia - 86

Com’è nata la Bibbia (II)

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I profeti pre-esilici. Il periodo monarchico è caratterizzato dai profeti, messaggeri di Dio e difensori dell’uomo oppresso dalle crescenti ingiustizie di una società in pieno sviluppo sociale ed economico. Elia ed Eliseo (IX sec. a.C.) svolgono la loro missione nel regno del nord accompagnandola con azioni prodigiose. Le parole e le azioni di questi due profeti si leggono tra il primo e il secondo libro dei Re (1 Re 17 – 2 Re 13). A partire dal secolo VIII la predicazione dei profeti è raccolta in un libro [profeti scrittori]. Al nord, nel regno di Israele, abbiamo Amos e Osea. Al sud, nel regno di Giuda, Isaia (Is 1-39), Geremia, Baruc, Michea, Sofonia, Naum e Abacuc. Gli attuali libri dei profeti sono opera dei discepoli che raccolsero successivamente gli oracoli dei loro maestri. Nel corso del VII sec. a.C. viene redatta la parte centrale del Deuteronomio (Dt 12 26) [il Codice deuteronomico], che ripresenta la Toráh (la Legge) sulla base del messaggio dei profeti. Al centro di questa opera sta il concetto di alleanza, dono di Dio e impegno da attuare quotidianamente nella vita. La fedeltà all’alleanza comporta la salvezza, l’infedeltà la rovina. Le antiche tradizioni storiche vengono ripensate alla luce del messaggio dei profeti e nasce l’opera storica del deuteronomista, una storia del popolo d’Israele dall’ingresso in Canaan alla caduta di Gerusalemme. Quest’opera comprende i libri di Giosuè, Giudici, 1- 2 Samuele, 1-2 Re. Nel 587 a.C. Gerusalemme viene distrutta, il regno di Giuda viene annesso all’impero babilonese e una parte della popolazione deportata a Babilonia. 

L’attività letteraria in epoca esilica. Durante l’esilio babilonese (VI sec. a.C.), l’opera storica del deuteronomista raggiunge la sua redazione definitiva. I circoli sacerdotali elaborano una nuova riflessione sul passato e riscrivono la storia dalla creazione fino alla morte di Mosè [il Codice sacerdotale], inserendola nel quadro di tre alleanze (Noè, Abramo e Mosè). Anche quest’opera è confluita in Genesi, Esodo e Numeri. I circoli sacerdotali raccolgono anche le leggi cultuali dando vita al libro del Levitico. Durante l’esilio svolgono la loro missione profetica Ezechiele e il Deutero-Isaia (Isaia cc. 40-55). Grazie a loro rinasce nel popolo la speranza del ritorno. Di epoca esilica sono anche le Lamentazioni che piangono la rovina di Gerusalemme.

L’attività letteraria del dopo esilio. Nel dopo esilio, l’opera di ricostruzione sociale, politica e religiosa viene sostenuta dai profeti Aggeo, Zaccaria, Abdia, e dal Trito-Isaia (Isaia cc. 56 66). Nel corso del V sec. a.C., un redattore o gruppo di redattori fondono insieme le quattro tradizioni già esistenti (Jahwista, Elohista, il Codice deuteronomico e sacerdotale) dando vita all’attuale Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio). Alla fine del V sec. a.C. comincia la redazione dell’opera storica del cronista (Cronache, Esdra e Neemia), che abbraccia il periodo che va dalla creazione alla ricostruzione del dopo esilio. Il tema centrale di quest’opera storica è la santificazione del popolo mediante il culto. Nel periodo post-esilico si sviluppa anche la letteratura sapienziale: vengono completate le raccolte dei Proverbi e dei Salmi, viene composto il libro di Giobbe, una riflessione sul mistero del male e della sofferenza, e il Cantico dei Cantici, che canta l’amore di JHWH per il suo popolo. Sorge anche un nuovo genere letterario: il racconto storico parabolico, che utilizza liberamente la storia con l’intento di istruire e aiutare a vivere in tempi difficili. A questo genere letterario appartengono i libri di Rut, Tobia, Giuditta, Ester e Giona. L’annuncio profetico si fa ancora udire nel V sec. a.C. con Malachia e Gioele e poi nel IV sec. con un profeta sconosciuto, il cui messaggio è contenuto nei cc. 9-14 del libro di Zaccaria, il Deutero-Zaccaria. A partire da questo momento la voce della profezia tace. 

Nel II sec. a.C. il re della Siria, Antioco IV Epifane, scatena una violenta persecuzione religiosa, cui si oppongono i Maccabei (167-135 a.C.); queste vicende sono narrate in 1-2 Maccabei. In questo periodo si sviluppa anche il genere apocalittico a cui appartiene il libro di Daniele che annunzia mediante visioni il trionfo di Dio sui nemici del suo popolo (cfr. Dn 7-12). In epoca ellenistica, tra il III e il I sec. a.C., vengono composti il Qohelet, il Siracide e il libro della Sapienza, l’ultimo libro dell’Antico Testamento. 

Gastone Boscolo