Riflessioni del Vescovo

Quaresima e Battesimo e confessione

vescovo-Tessarollo-Adriano
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Nel Battesimo riceviamo il dono e la chiamata a viverlo. Ma la vita ‘divina’ di cui siamo resi gratuitamente partecipi è vita che cresce e porta frutti, che va coltivata e purificata.

Nella vita quotidiana ci rendiamo conto che non rispondiamo con amore all’amore del Signore, che la nostra vita ha sempre più bisogno di vivere la Parola di Dio, di diventare testimoni della sua misericordia. Spesso sperimentiamo che trascuriamo Lui e i suoi doni, che manco lo ringraziamo e preghiamo, addirittura che violiamo in vario modo i comandamenti dell’amore a Dio e al prossimo, che Lui e i suoi insegnamenti non sono più al centro della nostra vita e delle nostre scelte.

Allora quanto più prendiamo coscienza di questo tanto più scaturisce in noi il desiderio di ritorno, di riconciliazione di perdono. Alla grazia della confessione non si arriva per obbligo ma si arriva per scelta, per crescita. Più conosci e più ti rendi conto di quanto ti senti lontano da Dio, più senti il desiderio di andare alla sorgente per riempirti di Dio. Se la confessione non diventa questo è solo una confessione formale.

A questo punto possiamo metterci avanti alla domanda: ordinariamente vivo il sacramento della confessione come un momento di amore e di libertà? Pensiamo mai che noi interessiamo a Dio, come il Padre della parabola del “figlio” che si era allontanato da casa e lo ha accolto e riabbracciato pieno di gioia appena egli si è riaffacciato sull’uscio di casa? La grazia che ci ha dato nel Battesimo Egli vuole rinnovarcela attraverso il Sacramento della Riconciliazione. Pensiamoci in queste settimane che precedono la Pasqua, nella quale Gesù si è donato per farci partecipi della sua vita divina. Buon itinerario pasquale.

+ Adriano Tessarollo