PAROLA DI DIO - III DI AVVENTO

“Sei tu colui che deve venire?”

Vescovo-Adriano-Tessarollo
Facebooktwitterpinterestmail

Dio sorprende anche i profeti, il compimento è superiore alle attese. Giovanni Battista, il messaggero di Dio mandato a precedere il Messia e a preparare il popolo a riconoscerlo e ad accoglierlo, dal carcere manda dei suoi discepoli da Gesù, che da poco aveva iniziato la sua predicazione, forse sorpreso per quanto sentiva dire di Gesù e di quanto andava facendo e dicendo. Giovanni infatti aveva annunciato che il Messia sarebbe venuto ‘in Spirito Santo e fuoco’ e che avrebbe bruciato ‘la pula con fuoco inestinguibile’ (vedi vangelo della 2° domenica di avvento).  La domanda dei discepoli di Giovanni Battista: “Sei tu colui che deve venire…?”, lascia intendere una certa perplessità sulla sua persona e missione. E Gesù invita proprio a guardare a quei suoi gesti e parole per comprendere che il Messia è proprio lui, in conformità con le Sacre Scritture. Come dice il profeta Isaia: “Coraggio, non temete, Ecco il vostro Dio… Egli viene a salvarvi… Si apriranno gli occhi dei ciechi, si schiuderanno gli orecchi dei sordi, lo zoppo salterà come un cervo…”. Non c’è dunque da trovare motivo di ostacolo per la propria fede vedendo la misericordia di Dio che Gesù manifesta nei tanti segni concreti di vicinanza, di liberazione, di guarigione, di perdono dei peccati che egli compie. Pure la sua parola di misericordia, spesso ricordata nel Vangelo di Matteo, è rivelazione che Dio in Gesù è presente tra gli uomini per offrire salvezza. Dalla predicazione austera del Battista di domenica scorsa (seconda di avvento) siamo invitati oggi all’atmosfera di gioia e di esultanza riconoscendo che Dio è all’opera per salvare prima che per giudicare. “E beato colui che non trova in me motivo di scandalo”. Non c’è motivo per scandalizzarsi della misericordia di Dio che Gesù sta manifestando come attenzione per ogni uomo bisognoso di salvezza e di perdono. Anzi, proprio questa manifestazione di amore di Dio in Gesù diventa motivo e incoraggiamento per avvicinarsi a Lui e attendendo con fiducia e non con paura la sua venuta. Con questo Gesù non sconfessa la missione e la predicazione del Battista, ora in carcere proprio per la sua predicazione. Il Battista ha svolto la sua missione, secondo l’annuncio del profeta Malachìa, di “messaggero inviato a preparare la venuta del Messia”. Il Regno di Dio annunciato dal Battista come ‘vicino’, ‘imminente’ ora in Gesù e nella sua azione, è presente. Tempi nuovi esigono atteggiamenti nuovi, esigono il coraggio e la decisione di cambiare la propria vita per adeguarla allo stile del Messia e alla volontà di Dio che egli proclama. Facciamo nostra l’invocazione del salmo: “Vieni, Signore, a salvarci”. In una vita libera dal peso del peccato il credente sperimenterà oggi e attenderà domani la gioia della libertà e della salvezza

+ Adriano Tessarollo