Ultimo saluto a Mons. Franco Perazzolo

Duplice commiato

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Presieduti da mons. Dario Edoardo Viganò, assessore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, si sono svolti nella mattinata di lunedì 10 settembre nella chiesa di S. Maria in Traspontina, in via della Conciliazione a Roma, i funerali di mons. Franco Perazzolo, sacerdote della diocesi di Chioggia, che faceva parte dello stesso Dicastero, salito alla casa del Padre nel giorno della natività di Maria, sabato 8 settembre. Hanno concelebrato il rito una ventina di sacerdoti, tra i quali tre della diocesi clodiense, don Antonio Chiereghin, don Angelo Vianello e don Paolo Vittorio Vianello (già a Roma perché anch’egli in servizio in Vaticano), mentre partecipavano dall’assemblea, oltre alle sorelle di don Franco, il cardinal Gianfranco Ravasi prefetto del Pontificio Consiglio per la cultura, con il quale don Franco aveva precedentemente collaborato; presenti anche alcuni fedeli della diocesi di Chioggia. Mons. Viganò ha ricordato la figura di don Franco mettendo in rilievo il suo impegno a servizio della Chiesa in settori delicati e complessi come quello della cultura e dell’arte, in particolare la sua passione per la cultura autentica ispirata dai valori del Vangelo.

La diocesi di Chioggia ha dato l’ultimo saluto a don Franco martedì 11 settembre alle 10 in una celebrazione presieduta dal vescovo Adriano nella chiesa parrocchiale di S. Pietro d’Adige, suo paese di origine, nel cui cimitero gli è stata data sepoltura. La chiesa era gremita di fedeli, amici ed estimatori, presenti le sorelle e i familiari. Una ventina i sacerdoti concelebranti. All’inizio del rito il vicario generale ha citato le tappe del ministero svolto da don Franco (vedi il testo accanto), mentre all’omelia il vescovo Adriano, ispirandosi ai testi biblici, ha sottolineato il valore di una vita, come quella di don Franco, che, anche attraverso le fatiche e gli ostacoli da superare e il male da combattere, arriva al suo compimento con il dono della gloria a cui il Signore Gesù ci associa in cielo.

Mons. Franco Perazzolo era nato il 15/7/58 ed è stato ordinato sacerdote il 18/06/83. Ha conseguito a Roma la laurea in teologia morale. Era Roma stabilmente dal 2001 e dal 2003 direttamente in Vaticano al Pontificio Consiglio per la cultura come collaboratore del card. Gianfranco Ravasi. Da qualche anno era passato alla Segreteria (ora Dicastero) della Santa Sede per la Comunicazione. Malato da qualche tempo, è morto sabato 8 settembre a Roma alle 17 all’ospedale S. Pietro dei Fatebenefratelli in via Cassia dove è stata allestita la camera ardente. Dal 1983 al 2000, durante il ministero in diocesi, aveva svolto vari ministeri, tra cui vicario parrocchiale in Cattedrale e successivamente a S. Mauro di Cavarzere; era stato vicerettore e poi padre spirituale in Seminario; vice-assistente dell’Azione Cattolica per i giovani e incaricato della pastorale giovanile e poi assistente AC per gli adulti e delegato per la pastorale familiare; assistente del gruppo FUCI  (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) per un decennio; inoltre insegnava alla scuola di teologia per laici ed era stato insegnante di religione al liceo. Nel quotidiano Avvenire di domenica 9 settembre figuravano due necrologi, uno da parte del Dicastero vaticano per la Comunicazione e uno da parte della Fondazione Ente dello spettacolo di cui faceva parte. Anche da parte nostra condoglianze alle sorelle e ai familiari. Per lui un caro ricordo e una preghiera.

(Vito)

Servendo la Chiesa

Conosciamo tutti don Franco, nato in questa comunità di S. Pietro d’Adige il 15 luglio 1958, ma all’inizio di questa celebrazione eucaristica vogliamo fare memoria del ministero che ha svolto, in risposta alla chiamata del Signore, coronata con l’ordinazione sacerdotale il 18 luglio 1983.

E’ stato vicario parrocchiale per due anni in cattedrale, poi vicerettore in Seminario, assistente della FUCI e vice-assistente del settore giovani di Azione Cattolica, oltre che incaricato della pastorale giovanile e insegnante di religione al Liceo scientifico Giuseppe Veronese di Chioggia. Nel 1992 il vescovo Alfredo Magarotto l’ha inviato a Roma per lo studio della teologia morale. Dopo quattro anni, conseguito il dottorato, ritornò in diocesi, dove svolse per un anno attività pastorale a San Mauro di Cavarzere e, subito dopo, a Chioggia come padre spirituale del Seminario, insegnante alla Scuola di formazione teologica, vice-assistente del settore adulti dell’Azione Cattolica e delegato per la pastorale familiare.

Nel 2001 il vescovo Angelo Daniel gli concesse di trasferirsi a Roma dove lavorò presso il Pontificio Consiglio della Cultura, con il cardinal Gianfranco Ravasi, e ultimamente nel nuovo Dicastero della Santa Sede per la Comunicazione.

Lottò a lungo e con tenacia contro la malattia che interruppe prematuramente la sua vita terrena al Vespro di sabato 8 settembre, festa della Natività di Maria.