Comprendere la Bibbia - 94

Il mondo del Nuovo Testamento (III) – Contesto religioso

Facebooktwitterpinterestmail

Le principali caratteristiche del contesto religioso in cui si sviluppò il cristianesimo nel corso del I secolo sono le seguenti:

  1. Il giudaismo del tempio e della Legge. In questa tappa, antecedente al 70 d.C., il popolo giudaico, privato delle sue istituzioni politiche, fondò la sua identità sulle tradizioni e istituzioni religiose, in particolare il tempio e la Legge (Toráh). Il tempio era il centro della vita giudaica, l’unico luogo in cui si potevano offrire i sacrifici prescritti dalla Legge; in esso aveva la sua sede il Sinedrio, supremo organismo politico e religioso degli Ebrei, che aveva giurisdizione su tutti i casi di ordine religioso e politico. Il tempio era anche un importante centro commerciale e di scambio monetario, attorno a cui ruotavano le principali feste religiose – la Pasqua, la festa delle Settimane (o Pentecoste) e di Sukkot (o delle Capanne) – motivo di continui pellegrinaggi da parte degli Ebrei della diaspora (At 2,1-11). La Legge di Mosè veniva letta e spiegata come norma di fede e di vita nelle sinagoghe della Palestina e della diaspora e costituiva un punto di riferimento per tutti gli Ebrei. I suoi precetti, in particolare il riposo sabbatico e la circoncisione, identificavano il vero israelita. I conflitti tra Gesù e i suoi avversari furono quasi sempre originati da una diversa interpretazione della Legge di Mosè (Mc 12,28-34) e dell’osservanza delle sue norme, come il digiuno (Mc 2,18-22), il riposo sabbatico (Mc 2,23-28) e la purezza rituale (Mc 7,1-15). I diversi gruppi e movimenti che esistevano al tempo di Gesù si definivano per il loro atteggiamento nei riguardi della Legge e del tempio.
  2. Il centralismo della Legge nel giudaismo rabbinico. Dopo il 70 d.C. i farisei furono l’unico gruppo religioso che sopravvisse. Questo fatto diede origine a una nuova tappa nella vita religiosa degli Ebrei, caratterizzata dalla centralità della Legge e dalla prevalenza e superiorità del modo di pensare rabbinico-farisaico, che più tardi a opera dei maestri tannaiti e amoratiti (dal II al V sec.) porterà alla composizione della Mishnáh e del Talmúd. La polemica tra giudaismo e cristianesimo fu forte, sia in Palestina che nelle comunità giudaiche della diaspora. Queste comunità giudaiche e le loro sinagoghe svolsero tuttavia un ruolo importante nella prima espansione del cristianesimo, perché furono punto di riferimento obbligato per i primi missionari cristiani (At 13,13-14,7).
  3. Pluralismo religioso dell’impero. La tolleranza di Roma in materia religiosa permise la convivenza di diverse espressioni e correnti religiose. La religione dei romani aveva assimilato il politeismo greco con la sua ricca mitologia; si era inoltre sviluppata una religiosità popolare influenzata dalle religioni orientali basate sui “misteri” di qualche divinità. La magia e l’astrologia avevano un grande influsso in buona parte della popolazione (At 8,9-11; 13,6-10). La religione ufficiale dell’impero, favorita dai successori di Augusto, appoggiava il loro governo e propugnava la sottomissione all’imperatore, venerato come un dio. Nella seconda metà del I secolo d.C. molti cristiani furono duramente perseguitati proprio perché si rifiutavano di prestare culto all’imperatore.
  4. La filosofia come dottrina salvifica. In quest’epoca la filosofia non era più una riflessione intellettuale, ma era diventata un’autentica religione. I grandi sistemi teoretici greci avevano ceduto il passo a una serie di scuole che si proponevano di dare risposta ai problemi della vita quotidiana. Il filosofo non era più il ricercatore instancabile di una verità teorica, ma un predicatore itinerante che cercava di comunicare con la sua testimonianza una dottrina capace di offrire un cammino di salvezza e felicità. Per molti cittadini dell’impero i predicatori cristiani dovettero inizialmente sembrare molto simili ai filosofi stoici ed epicurei, con i quali Paolo dialogò ad Atene (At 17,18) e delle cui scuole si servì a Efeso (At 19,9).

Gastone Boscolo