Sentitamente e semplicemente “grazie”

Il saluto dell'UP B.V. della Navicella-S.Michele a don Mario Bruson

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Il Papa non perde occasione per ricordare a tutti quanti noi quanto siano importanti le espressioni come: scusa, buongiorno, perdono, ciao e tante altre ancora. Premesso questo, io ne scelgo una fra tutte: grazie.  Ti dico subito caro don Mario, che non voglio fare la cronaca di un saluto annunciato, ma desidero declinare un sentimento semplice e a volte difficile da pronunciare: riconoscenza. Tutta la comunità desidera dirti con cuore sincero quanto ti è stata, ti è e ti sarà grata.
Grazie per l’aiuto che non ci hai fatto mai mancare! Grazie per essere stato un autentico prete con un anagramma “per te”, perché per chi viveva momenti di sconforto tu c’eri! Grazie per tutto quello che ci lasci non materialmente, ma spiritualmente! Grazie per tutte quelle volte che silenziosamente ti sei speso per noi! Grazie per la tua riservatezza, rispettosa di tutte le esperienze che hai ascoltato e accolto! Grazie per i tuoi silenzi per lasciar far spazio alla narrazione delle nostre difficoltà! Grazie soprattutto al Signore che ci ha donato te, don Mario, come compagno di cammino!
Come vedi non mi sono lasciato prendere la mano da una cronaca, che rischiava di essere sempre uguale e di circostanza. Infine un augurio. Continua ad essere testimone di speranza laddove oggi il Signore ti chiama per i bambini, gli adolescenti, i giovani gli adulti, gli anziani e soprattutto gli ammalati e tutti coloro dal vissuto faticoso e impegnativo. Grazie di cuore e che il Signore ti accompagni sempre.

Lucio Voltolina