Comprendere la Bibbia - 72

La terra di Gesù (La Palestina)

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Il nome con il quale l’antico popolo di Israele designa la Palestina è paese di Canaan. Questa denominazione designa non uno stato ma la regione, in Canaan infatti, prima dell’insediamento dei discendenti di Abramo, non c’era una nazione o un regno, ma varie città-stato in conflitto tra loro. Nella Bibbia viene chiamata anche paese d’Israele [Eretz Israel], con questa deno­minazione a volte si indica il regno del Nord (Samaria) a volte tutta la regione. In epoca asmo­nea ed erodiana prevalse il nome di Giudea, che deriva dal nome della tribù che si installò nei monti omonimi. Il nome più ricorrente, tuttavia, è quello di Palestina. Questa denominazione risale agli Assiri che la chiamarono Phalastu, con riferimento ai filistei che avevano occupato parte della costa mediterranea, il termine poi venne modificato in Philistina e infine in Palestina. Questo nome rimase anche durante la dominazione romana. Nel Deuteronomio e nei libri storici dipendenti si parla di terra che Dio promise ai nostri padri, di qui la frequente denominazione di Terra promessa.

La Palestina si trova al centro della Mezzaluna fertile, un’area i cui estremi sono il Tigri e l’Eufrate in Mesopotamia, e il Nilo in Egitto. Anche se fa parte di quest’arco, la terra di Canaan non è così fertile come quella dei suoi estremi. Fa’ tuttavia parte di quell’in­sieme con un clima caratterizzato da due stagioni, condizionate dal vento secco del deserto e dal vento umido del Mediterraneo.

La regione della Palestina si può dividere in quattro strisce parallele. Procedendo da occidente a oriente sono: la zona costiera mediterranea, la valle del Giordano, la Cisgiordania e la Transgiordania. La zona costiera è divisa in due parti dal monte Carmelo: la parte nord corrisponde praticamente all’antica Fenicia, la parte sud corrisponde alla pianura del Saron e alla Filistea. La costa mediterranea è rettilinea, senza insenature adatte a creare porti naturali. Le città più importanti lungo la costa erano: Gaza, Ascalon, Ioppe, Tiro. La Cisgiordania si divide da nord a sud in tre sezioni corrispondenti alle tre classiche province: la Galilea, la Samaria, con le due cime dei monti Ebal e Garizim, e la Giudea. In questa catena montagnosa centrale si trovavano i siti più importanti dell’AT e NT: Nazareth, Meghiddo, Samaria, Sichem, Silo, Betel, Gabaon, Ghibea, Gerusalemme, Betlemme, Hebron e Bersabea. La valle del Giordano (valle di Rift) forma la depressione più profonda di tutta la crosta terrestre (400 metri sotto il livello del mare nella regione del mar Morto). Scorrendo nella valle, il Giordano forma tre laghi: il lago Hule (oggi prosciugato e bonificato dagli israeliani), il lago di Tiberiade o di Galilea (chiamato anche lago di Gennèsareth) e il mar Morto, nel quale sfocia. Attorno al lago di Tiberiade, principale scenario dell’attività Gesù, c’erano le città di Cafàrnào, Corazìn, Betsàida, Màgdala. Poco prima di sfociare nel mar Morto il Giordano scorre vicino a Gerico. L’altopiano della Transgiordania è attraversato orizzontalmente dai fiumi (wadi) Jarmuk, Jabbok, Arnon e Zered, che da nord a sud costituiscono le regioni di Bashan, Galaad, Amon, Moab ed Edom.

La Palestina è una stretta striscia di terra lunga ca. 240 km, da Dan nel nord a Bersabea a sud. La larghezza, dalla costa mediterranea a quella giordanica è di ca. 48 km al nord e 80 km nella regione del Mar Morto. L’Israele storico era grande come una media regione italiana, circa 16.000 Km2. Le capitali del regno diviso, Samaria e Gerusalemme, distavano l’una dall’altra una cinquantina di km.

Gastone Boscolo