Preghiera in Famiglia

SS.Trinità – Testo guida per la Preghiera in Famiglia

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File PDF – TRINITA’ celebrazione in famiglia

Con la solennità di Pentecoste si è concluso il tempo di Pasqua e nelle nostre comunità parrocchiali sono riprese le celebrazioni in presenza di popolo. Da più parti ci si è chiesti se, ora che è tornato possibile celebrare insieme, fosse arrivato il tempo anche di interrompere le proposte di preghiera familiare. E’ vero: all’inizio si è trattato di un’emergenza per supplire all’impossibilità di fare assemblea in chiesa alla domenica. Ma, in realtà, tutto questo ha costituito un’occasione preziosa per ri-scoprire che esiste anche la Chiesa domestica: esiste da sempre ma forse noi l’avevamo lasciata in un angolo, nascosta sotto uno strato di polvere data dalle nostre abitudini, dai mille impegni etc.

Per questo motivo abbiamo pensato di continuare nella proposta di preghiera domenicale in famiglia, con una modalità però nuova: non più come celebrazione in qualche modo alternativa alla messa, ma come proposta autonoma per celebrare, come Chiesa domestica, la domenica, Giorno del Signore. Potrebbe costituire un modo per entrare nella festa (quindi da celebrare nella serata del sabato) oppure in un momento della domenica, quando la famiglia è tutta riunita. Sarà l’inizio della celebrazione a caratterizzate l’una o l’altra delle soluzioni. Per questo ogni proposta conterrà, a seconda della scelta fatta in famiglia, due tipi di ingresso nella celebrazione (1 = Per entrare nella domenica; 2= Per vivere la domenica), per poi continuare con un percorso comune. A partire da questa settimana la preghiera si arricchisce di un contributo video con una riNlessione sul vangelo domenicale preparata, per l’UfNicio Famiglia, da una coppia di sposi.

Per due mesi non abbiamo potuto andare in chiesa ma non abbiamo mai smesso di essere Chiesa, radunata attorno alla Parola di Dio nelle nostre case. Ora possiamo tornare in chiesa ma non dobbiamo dimenticare o, peggio, abbandonare l’opportunità che ci è stato dato di riscoprire, che la Chiesa comincia dalla famiglia. Le proposte che di domenica in domenica vengono messe a disposizione ci permettono di santificare la domenica come famiglia, di sentirci e di crescere come Chiesa domestica.


PER ENTRARE NELLA DOMENICA

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Mentre si accendono due ceri posti al centro del luogo di preghiera, si prega ascoltando il canto (e provando a cantare insieme il ritornello). Si può ascoltare il canto cliccando qui

Rit. Il nostro canto sale a te:
leviamo a te le mani come incenso in questa lode della sera.

1 Signore, ti invoco: presto, vieni a me. Ascolta la mia voce che grida a te.

2 Sono rivolti a te, o Signore, i miei occhi: confido in te, proteggi la mia vita.

3 Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo per i secoli eterni.

PER VIVERE LA DOMENICA

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Mentre si accendono due ceri posti al centro del luogo di preghiera, si prega ascoltando il canto (e provando a cantare insieme il ritornello). Si può ascoltare il canto cliccando qui

O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate che cos’è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli di gloria e di onore lo hai coronato, gli hai dato il potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Gli hai sottoposto i greggi e gli armenti tutte le beste della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare che percorrono le vie del mare.

ORAZIONE DI COLLETTA

Preghiamo. Padre, fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vita donandoci il tuo Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede e ispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché riuniti nella comunione benediciamo il tuo nome glorioso e santo. Per Cristo nostro Signore.

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,16-18) In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

MEDITIAMO E APRIAMO LO SGUARDO

L’espressione me l’ha suggerita don Vincenzo, un prete mio amico che lavora tra gli zingari. Una sera gli dissi che ero in difficoltà perché volevo spiegare alla gente (ma in modo semplice, così che tutti capissero) il mistero della Santissima Trinità.

Don Vincenzo mi rispose: “Io ai miei zingari sai come spiego il mistero di un solo Dio in tre Persone? Non parlo di uno più uno più uno: perché così fanno tre. Parlo di uno per uno per uno: e così fa sempre uno. In Dio, cioè, non c’è una Persona che si aggiunge all’altra e poi all’altra ancora. In Dio ogni Persona vive per l’altra. E sai come concludo? Dicendo che questo è uno specie di marchio di famiglia. Una forma di ‘carattere ereditario’ così dominante in ‘casa Trinità’ che, anche quando è sceso sulla terra, il Figlio si è manifestato come l’uomo per gli altri”. La SS. Trinità non è solo il mistero principale della nostra fede; è anche il principio architettonico supremo della nostra morale. Nel cielo tre persone uguali e distinte vivono così profondamente la comunione, che formano un solo Dio. Sulla terra più persone, uguali per dignità e distinte per estrazione, sono

chiamate a vivere così intensamente la solidarietà, da formare un solo uomo, l’uomo nuovo: Cristo Gesù. Sicché l’essenza della nostra vita etica consiste nel tradurre con gesti feriali la contemplazione festiva del mistero trinitario, scoprendo in tutti gli esseri umani la dignità della persona, riconoscendo la loro fondamentale uguaglianza, rispettando i tratti caratteristici della loro distinzione.

– momento di preghiera silenziosa

CONTEMPLAZIONE

Rendiamo grazie a te, Signore, Dio onnipotente perché hai instaurato il tuo regno

Gloria a te, Signore, gloria a te!
– Oggi la luce e la salvezza si manifestano dalla tomba: annunciamo gli uni agli

altri che il Signore è risorto.
– Rallegriamoci e siamo pieni di gioia: Gesù nostra gioia è vivente ed è in mezzo a

noi.
– Nel giorno di domenica la luce è stata creata e le tenebre sono state annientate,

perché ogni cosa venga all’esistenza.
– In questo giorno siamo staD faE nuove creature per mezzo del baFesimo e

siamo staD illuminaD dalla luce della Trinità.
– Signore, tu rischiari i nostri cuori con la luce che è uscita dal sepolcro e la tua

Chiesa proclama la gioia della risurrezione.

Gloria a te, Signore, gloria a te!

– Tu sei lo Spirito di Dio soffiato sui morD: si apriranno le tombe e i morD

risorgeranno.

Gloria a te, Signore, gloria a te!

Gloria a te, Signore, gloria a te! Gloria a te, Signore, gloria a te!

Gloria a te, Signore, gloria a te! Gloria a te, Signore, gloria a te!

(don Tonino Bello)

PADRE NOSTRO…

Animati dallo Spirito del Signore, che dona la vita, osiamo dire: ….

PREGHIERA CONCLUSIVA

E’ bene renderti grazie, Dio nostro Padre.
Tu ci doni il tuo Figlio: il tuo amore per noi non ha limiti. E’ bene renderti grazie, Gesù, Figlio del Padre.
Tu sei venuto a vivere in mezzo a noi,
e ci doni la tua vita di risorto.
E’ bene renderti grazie, Spirito Santo.
Tu, discretamente, dimori nei nostri cuori.
Gloria al Padre, e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen!

BENEDIZIONE CONCLUSIVA

Padre, tu vedi e provvedi a tutte le creature: colmaci dei tuoi doni.

Amen.

Amen. Amen.

Figlio, tu prendi ogni uomo per mano: guidaci con la tua parola.

Spirito, tu bruci per illuminare:
accendi in noi la 8iamma della tua carità.

Mentre i genitori pongono la mano destra sulla testa dei figli (o i coniugi l’uno con l’altro) pronunciano la seguente benedizione.

Ti benedico nel nome dell’unico Padre, Creatore, del suo Figlio, Parola Vivente
e dello Spirito Santo, luce e amore.

Amen.