Settimana Santa in Diocesi

Coltiviamo la fede, seguiamo i riti nei media

Indicazioni diocesane per la settimana Santa 2020 nella situazione di emergenza coronavirus. Tutti gli orari delle celebrazioni

Appuntamenti Diocesani Settimana Santa
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Carissimi sacerdoti e diaconi, religiosi, religiose e fedeli tutti della Diocesi di Chioggia, giungo a voi con questa lettera, sollecitato dalla situazione nella quale la pandemia da coronavirus ci costringere a vivere.

Il criterio con il quale metterci di fronte alle disposizioni che regolano la vita civile, sociale, economica e religiosa, così come ci vengono date, è quello di preservare per quanto possibile la vita nostra, quella di quanti ci vivono accanto e quella di chi per professione si deve prendere cura della salute di ogni malato.

Riconosciamo quindi moralmente vincolante l’impegno che ci è richiesto di evitare tutti quegli assembramenti che possono diventare, e di fatto sono diventati, occasione di diffusione del coronavirus, che tante sofferenze e morti ha comportato, e ancora, non sappiamo bene per quanto, comporterà. È in questa luce che diamo delle indicazioni riguardanti le celebrazioni liturgiche.

Alla cura della vita spirituale personale e familiare non è posta alcuna limitazione: quindi diamoci da fare per utilizzare mezzi, tempi e strumenti per coltivare la fede, la preghiera, la catechesi familiare, la vita stessa familiare, con quel di più di pazienza e di carità che l’attuale situazione richiede. San Paolo, dopo una lunga esposizione della dottrina nella lettera ai Romani, ne trae le conseguenze, presentando un progetto di vita al servizio di Dio, che si articola nei diversi ambiti dell’esistenza cristiana: da quello comunitario a quello delle relazioni personali, dai rapporti pacifici con tutti, ai doveri verso le istituzioni civili (Rm 12,1-21), che vi invito a leggere. E introduce così questo progetto di vita: “Vi esorto, dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale”. Il cristiano vive dunque la sua vita come servizio spirituale di Dio, nella ricerca della sua volontà, che ha il centro e la pienezza nell’amore. Tutto questo ci è concesso di fare anche in questo tempo di pandemia.

Detto questo, veniamo alle indicazioni concrete che riguardano le celebrazioni sacramentali, specie in questo tempo, prima e dopo Pasqua, tenendo conto delle indicazioni civili e di quelle religiose, pervenute dalla Congregazione per il Culto divino, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dai Vescovi del Triveneto.

– Le celebrazioni possono essere fatte nelle chiese parrocchiali dai preti residenti nella parrocchia, evitando assembramento di popolo: ciò significa che i fedeli presenti per ragioni di servizio, cioè i sacerdoti, i ministranti, i lettori, l’organista, l’operatore delle eventuali dirette streaming, non dovranno superare la decina, tenendo le dovute distanze e osservando le altre note precauzioni (coprire sempre sia il calice che la patena, evitare il segno della pace, dare la comunione nella mano). 

– Per le celebrazioni della ‘Settimana Santa’, dove vengono svolte, si seguano le indicazioni qui sotto riportate. Invito però tutti a seguire con fede e preghiera le celebrazioni in diretta del Santo Padre, o del Vescovo, o della propria parrocchia, dove queste possono essere trasmesse con la dovuta dignità e sobrietà. Gli orari qui sotto proposti daranno la possibilità di seguire in momenti diversi o l’una o l’altra diretta.

– Per il sacramento della penitenza, non sarà possibile celebrarlo facilmente senza venir meno alle precauzioni indicate. È sempre stato insegnato che la sincera richiesta di perdono, accompagnata dal pentimento e dall’impegno a non ricadervi, ci assicura il perdono divino, restando l’impegno, in caso di peccati gravi, di accedere al sacramento della Penitenza appena possibile. Negli ospedali, nell’impossibilità della confessione auricolare, è permessa l’assoluzione sia singola che comune a quanti, presenti nel medesimo ambiente, compreso il personale sanitario, ne facessero richiesta, alle stesse condizioni dette sopra.

– Non si facciano celebrazioni fuori dalle chiese parrocchiali e i preti non si spostino senza ragione per celebrazioni fuori della loro parrocchia di residenza. Se qualche sacerdote anziano o solo non se la sentisse di celebrare il Triduo Pasquale, lo viva in comunione col Papa o col Vescovo attraverso la diretta che i mezzi di comunicazione consentono. Altre eventuali celebrazioni siano richieste e autorizzate dal vescovo.

– La celebrazione della Messa Crismale viene rimandata più avanti secondo indicazioni che verranno date ulteriormente. Le processioni, la Via Crucis e le Quarantore sono rimandate ad altri tempi più congrui. Per la Via Crucis siamo tutti invitati a seguire l’unica celebrazione presieduta dal Papa in piazza San Pietro alle ore 21.

Ecco qui di seguito alcune indicazioni più specifiche sulle celebrazioni della Settimana Santa (Domenica delle Palme, Triduo Pasquale e Domenica di Risurrezione):

  • Per la Domenica delle Palme, l’ingresso del Signore in Gerusalemme viene commemorato in forma semplice, come indicato nella terza forma del Messale Romano. Vi partecipano i sacerdoti della parrocchia e il gruppetto per il servizio di cui sopra. Non si benedicono le palme, in quanto esse hanno senso se accompagnano la processione che commemora l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.  Quindi non si distribuiranno le palme ai fedeli e alle famiglie, anche per altre comprensibili ragioni.
  • Per il Giovedì Santo vale lo stesso criterio di cui sopra. Si omette la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione. Il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo.
  • Per il Venerdì Santo, ove si celebra, si segue la liturgia prevista, aggiungendo alla X preghiera “Per i tribolati” l’espressione “Liberi il mondo da ogni disordine e dalla pandemia in atto”.
  • Per la Veglia pasquale, non vengano previsti i battesimi, pur mantenendo il rinnovo delle promesse battesimali.

Per la nostra Diocesi è prevista la trasmissione in streaming dal sito e dalla pagina Facebook della “Diocesi di Chioggia” delle celebrazioni presiedute dal Vescovo in Cattedrale. Nel programmare le celebrazioni parrocchiali si veda se sia il caso di non sovrapporle all’orario delle celebrazioni del Sommo Pontefice o alle celebrazioni del Vescovo, secondo quanto ritenuto opportuno sul posto. Chi organizzasse una diretta streaming parrocchiale veda di farlo con la dovuta dignità.


Gli ORARI delle celebrazioni del Pontefice trasmesse dalla RAI e TV 2000 sono i seguenti:

5 aprile 2020 – Domenica delle Palme e della Passione del Signore ore 11.00: Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa

9 aprile 2020 – Giovedì Santo ore 18.00: Santa Messa nella Cena del Signore 

10 aprile 2020 – Venerdì Santo ore 18.00: Celebrazione della Passione del Signore ore 21.00: Via Crucis (dal Sagrato della Basilica di San Pietro)

11 aprile 2020 – Domenica di Pasqua-Risurrezione del Signore ore 21.00: Veglia pasquale nella notte santa

12 aprile 2020 – Domenica di Pasqua-Risurrezione del Signore ore 11.00: Santa Messa del giorno. Al termine della Santa Messa il Santo Padre impartirà la Benedizione «Urbi et Orbi».


Gli ORARI delle celebrazioni del Vescovo Adriano in Cattedrale, trasmesse in diretta nel sito della Diocesi di Chioggia, sono i seguenti:

5 aprile 2020 – Domenica della Passione del Signore ore 10.00: Santa Messa

Giovedì 9, Venerdì 10 e Sabato 11 aprile ore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.

In particolare il Giovedì santo il Vescovo proporrà una breve riflessione sul ministero e la fraternità sacerdotali.

9 aprile 2020 – Giovedì Santo ore 21,00: Santa Messa nella Cena del Signore

10 aprile 2020 – Venerdì Santo ore 15.00: Celebrazione della Passione del Signore

11 aprile 2020 – Domenica di Pasqua-Risurrezione del Signore ore 19.00: Veglia pasquale nella notte santa (anche se celebrata verso l’imbrunire)

12 aprile 2020 – Domenica di Pasqua-Risurrezione del Signore ore 10.00: Santa Messa del giorno.


NOTA BENE:

Nella Nota del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Direzione centrale degli affari dei culti, del 27 marzo 2020, c’è un’importante precisazione circa gli spostamenti dei ministri di culto che recita così: “Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile ad un rapporto di impiego, e peraltro non comporti né un contratto né una retribuzione, ai fini delle causali da indicare nella autocertificazione, esso è da ritenersi ascrivibile a “comprovate esigenze lavorative”: la stessa autocertificazione dovrà inoltre contenere il giorno e l’ora della celebrazione, oltre che l’indirizzo della chiesa ove la medesima celebrazione si svolge”.

Questa precisazione ci permette di aver finalmente chiaro che i nostri spostamenti per motivi di culto sono giustificati, ma vanno documentati con il modulo di autocertificazione attualmente in uso.

E circa la presenza dei ministri, viene specificato che non rientrano nel “divieto normativo (…) i soli celebranti e gli accoliti necessari per l’officiatura del rito”. 

Auguro a tutti un buon cammino pasquale, secondo la presente situazione.

Chioggia, 28 marzo 2020

+ Adriano Tessarollo, vescovo