L’UNITA' PASTORALE DI CA’ TIEPOLO E LE SUE “SETTE CHIESE”

Feste patronali: gioia della comunità

Gli appuntamenti annuali a Pisana, Oca Marina, Ca’ Tiepolo, Donzella, Ivica S. Giulia, Gorino Sullam, Molo

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Anche quest’anno l’Unità pastorale di Porto Tolle ha compiuto il suo “pellegrinaggio” tra le sue sette chiese attraverso la testimonianza dei Santi.

È questo il senso che abbiamo dato in questi anni alle feste patronali delle singole parrocchie e chiese: momenti di sosta, di ritrovo, di ascolto, di ricarica, di unità. Momenti, seppur brevi, di una grande intensità. Le feste patronali sono occasioni in cui anche la comunità civile si stringe al proprio patrono. Riconosciamo che le due amministrazioni comunali, nel cui territorio sono sparse le nostre parrocchie, hanno sempre manifestato la loro vicinanza con la propria presenza.

Ma non solo, la caratteristica delle nostre feste patronali sono le processioni fuori dalla chiesa, dove tutti sentono il desiderio che il proprio santo possa passare per le vie del paese. Scaramanzia? Devozionismo? Richiesta di intercessione? Ognuno dà il proprio valore, ma la processione ha sempre il compito di rendere pubblica e manifesta la nostra fede, ricordando che la parrocchia è sempre casa tra le case. Inoltre la presenza della Banda comunale di Taglio di Po rende ancora più solenne il camminare lungo le strade.

La coincidenza vuole che al termine dell’anno pastorale, nel giro di un paio di mesi, si riesca a compiere questo breve ma significativo pellegrinaggio. Già le soste quaresimali portano a ritrovarci settimanalmente a turno in una delle nostre chiese per vivere il tempo forte della Quaresima prima della S. Pasqua. Anche l’estate, allora, diventa un tempo forte: animazione estiva, campi scuola e feste patronali.

Il nostro pellegrinaggio si apre il sabato più vicino al 18 giugno, in cui si festeggia il card. Gregorio Barbarigo, Vescovo di Bergamo e di Padova. È il titolare della piccola chiesa nella borgata di Pisana, comune di Taglio di Po, un tempo sotto la giurisdizione del parroco di Donzella.

Procede poi sulla stessa linea stradale San Luigi Gonzaga, co-patrono di Oca Marina. Quest’anno ha coinciso con la solennità del Corpus Domini, vissuta assieme ad altre parrocchie del vicariato. È stato il Vescovo Adriano (nella foto in alto) a presiedere a questa solenne liturgia, per ricordarci il valore dell’Eucaristia nel cammino dei discepoli del Signore. È stato facile cogliere l’esempio di Luigi come innamorato di Cristo e dell’Eucaristia.

Passando il Po di Donzella, il 28 giugno abbiamo celebrato il Santo dei Santi: il Sacro Cuore di Gesù, e la giornata per la Santificazione del Clero. È il patrono di Ca’ Tiepolo e del comune di Porto Tolle. Don Luigi dalle Nogare (nella foto accanto) ha aiutato a vivere questa tappa ricordando “quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, dell’amore di Cristo che supera ogni conoscenza” (cfr Ef 3,18-19).

Il mese di luglio ha visto altre due tappe.

Il 16 luglio la Beata Vergine del Monte Carmelo, dal 1697 Patrona di Donzella. È stato don Simone Zocca, cancelliere vescovile e delegato per la pastorale diocesana, ad aiutarci a incoraggiare il passo verso la salita della santa montagna per raggiungere le vette della santità.

A 14 km di distanza, confinante con Donzella, c’è la parrocchia di San Giuseppe sposo di Maria, che comprende le località di Cassella, Ivica-S. Giulia, che il 30 luglio da molti anni celebra la giovane vergine e Martire Giulia, bresciana. Il nome del piccolo paese deriva dalla figlia dei titolari dell’azienda padronale che gestiva quel territorio di terre emerse. La piccola statua che viene portata in processione, assieme alla sua reliquia, è posta in un pregevole capitello all’interno dell’azienda Rosetti. È stato don Stefano Donà, parroco dell’unità pastorale di Donada, Taglio e Fornaci ad invitare i fedeli a rendere ragione della propria fede, attraverso un’autentica testimonianza di vita.

Infine, il 16 agosto, oltrepassando il ponte di barche, sul Grande Fiume, e ritornando nel territorio di Taglio di Po, a Gorino Sullam abbiamo onorato il co-Patrono San Rocco confessore, esempio di grande carità e operatore di misericordia. Anche lui, come Luigi Gonzaga, avvicina gli appestati e i moribondi portando conforto, sostegno e cure. In questa penultima tappa è stato p. Giorgio Parenzan responsabile della Comunità missionaria di Villaregia, con la sua esperienza di missionario, ad aiutarci a comprendere che ancora oggi è la carità che ci spinge ad annunciare l’amore del Signore (2 Cor 5,14).

A concludere il pellegrinaggio sarà il piccolo oratorio di Molo, consacrato da mons. Piasentini nel  1976, ultimo atto da Vescovo diocesano, intitolato alla Madonna del Po. Il primo sabato di novembre, vicino alla solennità di Tutti i santi onoriamo la Santa dei Santi, la piena di grazia, colei che, discepola del figlio, ci aiuta a comprendere che la santità, come ricordava S. Giovanni Paolo II è la “misura alta della vita cristiana ordinaria”.

Riconosciamo, che man mano che passano gli anni, l’Unità Pastorale si ritrova in queste occasioni sempre più unità, perché ci si aiuta vicendevolmente nel preparare l’evento religioso e il momento di fraternità che segue. Ma non solo, la casualità vuole che le nostre chiese siano sette come le chiese dell’Apocalisse. In questi anni abbiamo spesso sentito rivolto verso di noi quell’appello: “Ascolta ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

Ripercorrendo la vita dei nostri santi, ogni anno riconosciamo che il santo non è solo una persona eccezionale, ma la santità è dono e chiamata per tutti, e non privilegio di pochi. La chiamata alla santità non è motivata da particolari qualità o meriti, ma dal dono di grazia che nel Battesimo abbiamo ricevuto. Siamo chiamati alla santità perché potenzialmente santi: si tratta dunque di diventare ciò che siamo.

don Yacopo a nome dell’U. P.