LA VISITA A BOTTI, FASANA E CA’ EMO (II)

Accoglienza festosa

Verso tutti, nessuno escluso. L’incontro a Botti Barbarighe

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Dopo una settimana ricca di incontri nelle tre diverse realtà, il ricordo del nostro Vescovo rimarrà nella mente e nel cuore di molti: sia di chi lo conosceva già da tempo, come i membri delle organizzazioni presenti nel territorio, sia di chi l’ha incontrato in questa occasione per la prima volta, come è stato per i bambini del catechismo. Dal 3 al 10 febbraio ha fatto visita anche a chi spesso viene dimenticato, i malati e gli anziani. Ha conosciuto le aziende che da anni lavorano instancabili nelle zone in cui si estendono le tre unità, senza scordarsi di dare un’occhiata al futuro, conoscendo i bambini del catechismo. “Facendo una paio di calcoli, e tenendo conto delle proporzioni, il numero di coloro che si adopera attivamente all’interno delle vostre parrocchie non è minore rispetto alle realtà più grandi”.Sono queste le parole del Vescovo Adriano all’incontro con gli operatori pastorali e i collaboratori di tutta l’Unità Pastorale.

Anche nella chiesa più piccola, quella di Botti Barbarighe, si è voluto celebrare la Santa Messa.

Domenica 10 febbraio, accompagnato da don Andrea e don Alfredo, il Vescovo ha portato il suo saluto ai fedeli della località, gioiosi della lieta e gradita visita. Al termine della celebrazione, prima che il vescovo lasciasse la comunità per recarsi a Ca’ Emo, i parrocchiani hanno voluto intrattenerlo nelle Opere Parrocchiali accanto alla chiesa, con una colazione casereccia (nella foto).

Per l’occasione il gruppo “Insieme per gli altri” ha appeso al muro del salone una rete da pesca, alla quale sono state attaccate delle conchiglie che racchiudevano le foto dei ragazzi e degli adulti che da sempre collaborano assieme per mantenere accesa la fiamma della fede degli abitanti di Botti Barbarighe e non solo.

Proprio come recitava il Vangelo di quella domenica, in cui Gesù diceva: “Venite, vi farò diventare pescatori di uomini” (Mc 1,14-20).

Roberta Pivaro