41ª“GIORNATA PER LA VITA”

Vita e futuro

L’iniziativa del CAV di Chioggia,le “primule” e i frutti dell’impegno

BIMBO-NEONATO
Facebooktwitterpinterestmail

Domenica 3 febbraio si celebra la 41ª Giornata ecclesiale per la vita, dal titolo “È vita, è futuro”. I volontari del Centro di Aiuto alla Vita di Chioggia, al termine delle S. Messe, proporranno le tradizionali primule, il cui ricavato andrà alle iniziative a sostegno delle mamme in gravidanza ed a tutela del concepito. Nel 2018 grazie all’attività del Centro, che ha sostenuto moralmente le madri, inizialmente propense all’aborto, e le ha regolarmente aiutate con contributi in denaro, pannolini, latte e omogeneizzati, e con materiali quali carrozzine, lettini, vestitini, ecc., sono nati 10 bambini: Jennifer, Jessica, Derek, Andrea, Greta, Nicola, Noemi, Jacopo, Joseph e Alì. Qualche spunto dal messaggio CEI, già pubblicato nel numero precedente (pag. 3).

Germoglia la speranza

È vita, è futuro nella famiglia! L’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù. Questa è l’eredità, il germoglio, che possiamo lasciare alle nuove generazioni.

Vita che “ringiovanisce”

Gli anziani, che arricchiscono questo nostro Paese, sono la memoria del popolo. (…) Proprio lo sguardo saggio e ricco di esperienza degli anziani consentirà di rialzarsi dai terremoti – geologici e dell’anima – che il nostro Paese attraversa.

Generazioni solidali

Costruiamo oggi, pertanto, una solidale “alleanza tra le generazioni”, come ci ricorda con insistenza Papa Francesco. Così si consolida la certezza per il domani dei nostri figli e si spalanca l’orizzonte del dono di sé, che riempie di senso l’esistenza.

L’abbraccio alla vita fragile genera futuro

Per aprire il futuro siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole. Nello stesso tempo ci è chiesta la cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per l’emarginazione. (…)Alla “piaga dell’aborto” – che “non è un male minore, è un crimine” – si aggiunge il dolore per le donne, gli uomini e i bambini la cui vita, bisognosa di trovare rifugio in una terra sicura, incontra tentativi crescenti di “respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze”. Incoraggiamo quindi la comunità cristiana e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita umana dal concepimento al suo naturale termine.