AZIONE CATTOLICA TRIVENETA

Per “mettere in circolo l’AC”

Incontro per presidenze diocesane e presidenti parrocchiali con la presidenza nazionale

sinodalita-ac
Facebooktwitterpinterestmail

Sabato 12 e domenica 13 gennaio si è tenuto l’evento “Metti in circolo l’AC”, dedicato all’incontro delle presidenze diocesane e dei presidenti parrocchiali di AC delle 12 diocesi del Triveneto con la presidenza nazionale guidata da Matteo Truffelli.

La sede che ha accolto è l’OPSA di Sarmeola di Rubano, centro di accoglienza di persone gravemente disabili, testimonianza di servizio gratuito e segno della provvidenza di tanti benefattori.

Giornate fatte per incontrarsi, per condividere la vita associativa AC delle nostre parrocchie con la presidenza nazionale; un ritrovarsi vivace e dinamico, con le interviste ai partecipanti, man mano arrivati da ogni dove.

Il sabato pomeriggio è stato dedicato alle presidenze: i delegati regionali hanno esposto le piste di lavoro sulle quali si sono soffermati in questi 3 anni: la formazione delle coscienze ed il discernimento, l’ambito socio-politico, l’alleanza contro la povertà, trattati con amicizia (legami), adultità (maturità), cuore (passione), scelta (discernimento). L’indicazione concreta è stata: imparare a lavorare insieme per il bene comune nella realtà, cercando ciò che unisce, facendo alleanze per raggiungere obiettivi. Successivamente ci sono stati incontri di settore. Il presidente Truffelli, rispondendo alle tante domande dei presidenti diocesani, ha posto l’accento sulla necessità di curare la comunicazione ed i legami, di “perdere tempo” (non solo social), di concretizzare nel proprio territorio, di valorizzare spazi ed occasioni nella collegialità e nella sinodalità.

È emerso che la formazione ed il servizio devono intersecarsi perché intesi come apertura che va oltre, usando linguaggi che vanno capiti e parlati anche al di fuori dei soliti ambienti.

La domenica, dopo un momento di preghiera, Matteo Truffelli ha ringraziato i presidenti parrocchiali per esserci, ma soprattutto per quanto vivono e fanno quotidianamente nelle associazioni e nelle parrocchie di riferimento in sinodalità con la Chiesa locale. Sono seguite le testimonianze di alcune esperienze vissute da 4 realtà diverse di Azione Cattolica parrocchiale: la rinascita dell’AC dopo anni di assenza, un’esperienza di gemellaggio, la riorganizzazione dell’AC vissuta in una nuova unità pastorale, l’AC Adulti sviluppatasi in una dimensione vicariale. Con la Santa Messa si è poi conclusa la mattinata.

Il pomeriggio è stato momento proficuo di dialogo fra i presidenti parrocchiali e la presidenza nazionale. Il presidente ha ribadito che il primato non è nostro ma è della Chiesa che ci porta a Dio Padre, ricordandoci che l’AC ha come obiettivo la persona, perché possa trovare risposta ai suoi bisogni, ai suoi sogni e trovi significato pieno alla sua vita; inoltre ha sottolineato che occorre muoversi pensando a processi e non ad occupare spazi e che il luogo di formulazione dei progetti è il consiglio pastorale: ognuno scopra il proprio mandato ed il proprio posto. L’AC si fa mentre si vive: partire dalla realtà e servire la realtà, rinunciando alla logica del “si è sempre fatto così”.

L’incontro è terminato in un bel clima di amicizia con il desiderio di riprendere nei nostri gruppi associativi le piste indicate e comunicare tutte le risposte suggerite ai dubbi che spesso ci colgono nel nostro impegno nella Chiesa.

Cristina e Pierangelo