I raggi della vita

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I GIORNI

I raggi della vita

La mattina piovosa e indaffarata si schiarisce in un cielo di nuvole bianche in movimento. Per tutto il pomeriggio la laguna viene invasa da un lucore ondeggiante, che trascolora dal rosso all’azzurro dell’imbrunire in una bellezza quieta. Cosa accade a questa gente che vive nell’isola portando ogni giorno negli occhi questi colori; cosa accade ai bambini che corrono in piazza o si misurano a bracciate nuotando nei pressi della riva? Le cose che ci circondano entrano nell’anima e la conformano. La placano e la distendono quando sono vere e liete, la frantumano e mortificano quando appaiono brutte e cattive. Il Signore fa nuova ogni giornata, per aprirci al mattino il dono di una nuova creazione. Sperimentiamo quanto è fruttuosa ed efficace la comunicazione del bene. Inversamente, veniamo logorati dalla propaganda del male, e annebbiati dal polverone della banalità.

Ricerchiamo la luce della laguna e la luce della vita: perfino nelle letture che facciamo, nei romanzi che leggiamo. Un amico racconta di essere stato accompagnato per un’intera estate dall’immagine del protagonista dei fratelli Karamazov, con i suoi anni passati in Siberia avendo solo il Vangelo di Giovanni da leggere. Un prete racconta ai suoi catechisti l’episodio del bambino di 8 anni, figlio di genitori atei, contento di andare a Messa e di trattenersi con gli amici, fino al punto che anche il papà si intenerisce e si ritrova contento della nuova compagnia. La foto di una tavolata di giovani dopo aver lavorato a una festa parrocchiale produce un cerchio di letizia, mentre quella della bambina di un mese che ti guarda con gli occhi puntati riceve il riscontro della meraviglia. La vita è attraversata anche dalla bellezza drammatica della carità e del dolore condiviso, in casa e fuori casa; della malattia portata insieme da chi ne è colpito e da chi accompagna il malato. La luce del bene condiviso si spande dappertutto, come i raggi del sole che illuminano gli strati di nuvole in cielo e poi scendono a illuminare i contorni dei colli e la linea scura dei paesi all’orizzonte e a colorare la facciata delle case. La bellezza ci incontra in tutti gli strati della vita, e ci attrae perché le andiamo incontro, ricercando gli amici, visitando i sofferenti, nella linea dei giorni e delle ore, delle gioie e dei dolori, dei programmi e degli imprevisti, senza diffidenza, con una fiducia aperta, come un bambino che – rida o pianga – ogni volta viene consegnato a se stesso dal sorriso della mamma.

don Angelo