“Vi porto anche la benedizione del Papa”

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Il 50° di sacerdozio di don Luigi Dalle Nogare: la messa presieduta dal vescovo e il ricordo dell’incontro con Papa Francesco

“Vi porto anche la benedizione del papa”

Ancora aria di festa domenica 9 luglio a Foresto per la ricorrenza del 50° di sacerdozio di don Luigi Dalle Nogare. La piccola comunità si è animata per celebrare nella gioia e nella preghiera tale ricorrenza. Ha presieduto la celebrazione eucaristica il vescovo Adriano; concelebranti don Luigi, don Aldo Marangoni, p. Giuseppe, fratello del vescovo, e don Simone Doria.

Il rito animato, anche in questa circostanza, dall’organista Roberto Fontolan e dal giovane Daniele Mozzato, è stato vissuto con particolare devozione dai fedeli provenienti anche dalle parrocchie dove don Luigi ha prestato servizio. Abbiamo notato fedeli di San Gaetano, Brondolo, Boscochiaro, Pettorazza e le Suore dell’Immacolata di S. Chiara con le quali il festeggiato ha avuto modo di collaborare fin dall’inizio del suo sacerdozio nella Colonia “Clodiensis Stella Maris”.

Il vescovo ha introdotto la celebrazione complimentandosi con don Luigi e ha brevemente commentato il Vangelo della domenica. Gli evangelisti, ricordava, ci hanno raccontato più volte del tempo che Gesù dedicava alla preghiera e come ha insegnato agli Apostoli a pregare, ma solo Matteo in questo passo del suo Vangelo, ci riporta le parole della preghiera di Gesù e sono parole di lode al Padre, Signore del cielo e della terra, perché ha nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate ai piccoli.

Nel prendere la parola, don Luigi esordiva richiamandosi ad una recente pubblicazione di Enzo Bianchi, fondatore e Priore della Comunità Monastica di Bose, dal titolo: “Ogni cosa alla sua stagione”, dove l’autore passa in rassegna i luoghi e i ricordi della sua infanzia e scrive: “Ora che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto…”. “Ebbene, anch’io – affermava il celebrante – ripensando in questi giorni al mio 50° di sacerdozio, la memoria mi fa riemergere tanti ricordi di persone e di avvenimenti: ricordare e ringraziare è il primo sentimento che mi sgorga dal profondo del cuore. Anch’io pertanto voglio oggi innalzare al Signore la mia preghiera: Ti rendo lode, Padre, perché… perché mi hai fatto nascere in una famiglia cristiana, grazie per papà e mamma, per i loro sacrifici che hanno affrontato perché realizzassi la mia vocazione. Grazie a te, Chiesa di Chioggia, che mi accoglievi bambino per iniziare il mio cammino verso l’altare e così quella domenica 9 luglio 1967, insieme al confratello don Virgilio Poletto, per l’imposizione delle mani del vescovo mons. Piasentini, diventavo sacerdote”.

Poi il celebrante, con una seconda carrellata di ricordi, richiamava i compiti che gli erano stati affidati: i suoi primi 15 anni di sacerdozio come segretario del vescovo e poi il ministero pastorale in varie comunità: San Gaetano, Dolfina, San Domenico, Boscochiaro, Brondolo, San Giacomo di Chioggia, Pettorazza Grimani e Papafava, Casa del Clero a Cavarzere e il servizio alla comunità di Foresto.

Concludeva manifestando il sentimento di confusione e di smarrimento che provava in quella ricorrenza per le tante manchevolezze e portava la testimonianza di mons. Agostino Bonivento che nel suo testamento così si esprimeva: “Ma soprattutto in questo momento non posso non gridare forte il mio grazie a Te, o Dio, che mi hai chiamato al Sacerdozio. Oh! Quanto mi ha dato il Signore e come mi dispiace di non aver corrisposto come Lui avrebbe avuto il diritto di pretendere da me. Ma sono sincero: se tornassi a nascere, tornerei a farmi prete, ma per essere più santo, più generoso, più umile”. Dopo la Comunione alcuni fedeli, a nome della Parrocchia, hanno consegnato a don Luigi un quadro di Gesù misericordioso e il sig. Felice un crocifisso in ferro battuto da lui stesso confezionato. La celebrazione terminava con la benedizione solenne, impartita dal vescovo, ma con quella benedizione: “Vi porto anche la benedizione di papa Francesco”, ha detto il festeggiato. Proprio un mese fa, alla data del 9 giugno, don Luigi concelebrava con Papa Francesco nella Cappella di Santa Marta, come attestavano varie foto appese all’ingresso della chiesa: il coronamento di un sogno, il dono più bello!

(n.s.)

Nelle foto: parte dei fedeli presenti, un momento della concelebrazione.

Nuova Scintilla n.29 – 23 luglio 2017