Calamita per la città

Sant-Antonin
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PORTO VIRO. Il capitello in onore di Sant’Antonio

Calamita per la città

La fede del popolo cristiano ha portato all’edificazione del capitello negli anni 1840 e non certo nel periodo dell’alluvione del 1951. Il capitello ha ricevuto un primo restauro nel 1919. Da tale data le madri dei soldati caduti o feriti in guerra o ammalati portavano nel capitello alcuni oggetti appartenuti ai loro cari invocando la protezione del Santo. Tale luogo sacro è da sempre “proprietà privata”, ora affidata alla sensibilità e alla cure di Teresa Celegato, Gianna Pavanello, Luigi Marangon e Giancarlo Mancin. La “storia” di questa edificio prende avvio da un episodio che viene tramandato oralmente. “È stata rinvenuta questa statuetta alta circa 30 centimetri, ora dentro una campana di vetro, sopra una pianta di fico. Raccolta, fu portata presso una famiglia del posto ma il giorno dopo la si ritrovava ancora sul fico. Questo per diversi giorni per cui si è intuito che la volontà del Santo era che lì venisse costruito un luogo di culto.

Il capitello si trova ai confini della parrocchia di san Bartolomeo. L’ultimo restauro è avvenuto nel 1990 per volontà del cav. Francesco Zaia e da allora ogni anno la ricorrenza di sant’Antonin da Po viene celebrata con la massima solennità. Questa è stata la 27° ricorrenza e vi hanno preso parte il vescovo Adriano, i sacerdoti don Marco (Taglio di Donada), don Stefano, don Yacopo, il diacono Tomas, il parroco don Giuseppe, i salesiani don GiannAntonio e don Carlo, le autorità civili, militari, associazioni di Volontariato e tanti fedeli con il coro parrocchiale. Nella sua omelia il Vescovo ha evidenziato le specificità di sant’Antonio nella predicazione e nel compiere miracoli. Dopo la concelebrazione si è incamminata la processione composta da circa 800/1.000 persone con la preghiera dei sacerdoti, portando la statua e la reliquia del Santo e la Banda Cittadina. Suggestivo il percorso illuminato dai flambeau lungo Corso Risorgimento, via Zara, via San Pasquale, via Trento, via Argine Po (circa km 1,5) con sosta sul culmine dell’argine sx da dove il Vescovo ha impartito la benedizione al fiume Po perché le sue acque siano sempre propizie. In conclusione della manifestazione liturgica Teresa Celegato ha ringrraziato i Volontari, la nuova Amministrazione comunale, il parroco don Giuseppe, le autorità civili e militari, i Carabinieri e la Polizia locale (facendo stampare le immaginette), la Protezione civile, i Lagunari, i Reduci, i Fanti, gli Autieri ed i Finanzieri, non dimenticando i Gruppi di preghiera, la locale Casa di cura Madonna della salute, Mirella e figlie per l’addobbo floreale, la Publy system (stampa delle locandine), la ditta Bianchi (impianto audio) e le ditte Nuvoletto, Moregola e Scabin. Conseguente l’augurio di Teresa: “Con la speranza di ritrovarci il prossimo anno sempre più numerosi”.

 Francesco Ferro

Nella foto (di Barbara Braghin): Concelebrazione del 13 giugno 2017 a sant’Antunin da Po. Da sx.: don Marco, don Stefano, don Jacopo, diacono Tomas P., don Giuseppe, don Giannantonio, don Carlo