La carezza della Misericordia di Dio per tutti

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osservatorio del giubileo – Pensando ai prossimi eventi, condividendo le testimonianze di chi ha già varcato la Porta Santa in diocesi

La carezza della Misericordia di Dio per tutti

* La catechesi quaresimale

Tutti, assieme a Papa Francesco, ci auguriamo che le settimane di Quaresima segnino per ciascuno di noi personalmente e per le nostre Comunità un intenso cammino spirituale di meditazione e di preghiera per «riscoprire il volto misericordioso del Padre, in un contesto di preghiera, di autentico digiuno e di carità». Avremo certamente tantissime occasioni in tutto il tempo della Quaresima, tutte legate ai cammini di conversione del cuore, alle opere di misericordia e all’itinerario verso la Porta Santa della nostra chiesa giubilare, la Cattedrale. Penso ai vari incontri di catechesi, al confronto settimanale con la Parola di Dio della domenica, alle “stazioni quaresimali”, al pio esercizio della Via Crucis, allo stesso Sacramento della Riconciliazione vissuto in maniera più distesa, all’aiuto a qualche persona bisognosa che certamente abbiamo individuato… Accanto a queste anche la bella iniziativa delle “24 ore per il Signore” da vivere nel venerdì e sabato che precedono la IV Domenica di Quaresima (4-5 marzo). Sarà una proposta da preparare con attenzione: la Chiesa illuminata anche in alcune ore della notte, momenti di preghiera e di silenzio, un sacerdote disponibile per il dialogo spirituale e per le Confessioni, animatori della preghiera e del canto capaci di aiutare a riflettere e a pregare sulla Parola di Dio. Papa Francesco si augura in particolare che molti giovani «in tale esperienza, ritrovino il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa preghiera e riscoprire il senso della propria vita».

* Il pellegrinaggio alla Porta Santa della Misericordia

La Quaresima è anche il tempo favorevole, come ormai si è detto più volte, per proporre alle nostre Parrocchie e/o Unità pastorali il pellegrinaggio alla Porta Santa della Misericordia e gustare l’Indulgenza plenaria del Giubileo. La Porta Santa – per noi è quella della chiesa Cattedrale – è il segno efficace della Misericordia del Padre: è il cuore misericordioso del Padre che si apre per accogliere tutti coloro che sentono il bisogno di fare l’esperienza dell’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. La Porta Santa della Misericordia viene raggiunta in pellegrinaggio perché la misericordia stessa è «una mèta da raggiungere». È un pellegrinaggio di conversione: «Attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo a essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi». Questo pellegrinaggio giubilare può essere fatto singolarmente. Ma la forma migliore è quella dell’intera comunità che insieme compie il cammino di conversione, insieme celebra l’incontro con la misericordia del Padre e insieme vive il desiderio e l’impegno di crescere nella misericordia per essere «misericordiosi come il Padre».

*Alcune testimonianze…

foto-ceneriEcco due testimonianze di chi ha già varcato la Porta Santa:

“Io sono stata in Cattedrale in occasione della Giornata Mondiale del Malato, l’11 febbraio scorso ed ho avuto la possibilità così di vivere il Giubileo. Il passaggio attraverso la Porta Santa dura pochi secondi ma segna l’inizio di un passaggio che tutti noi, specie in questo anno straordinario della Misericordia, siamo chiamati a fare: scrutare dentro al nostro cuore, farci abbracciare dall’amore di un Padre Misericordioso e lasciarci trasformare dentro. Attraversare la Porta Santa deve aiutarci a far nascere in noi sentimenti di vera gioia e di pace interiore, che ci permetta, in questo momento dove l’umanità è fortemente segnata da guerre e ingiustizie di essere “Misericordiosi come il Padre”. La celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo, è stato il momento anche per fare memoria della Madonna di Lourdes. Io come volontaria dell’Unitalsi, ho rivissuto l’emozione provata, tante volte, davanti alla Grotta. A far sintesi di questo significativo e toccante momento giubilare è stata l’omelia del nostro Vescovo Adriano, la quale non ha mancato di rivolgere una parola di riflessione per gli ammalati ma anche per chi come me si pone al loro servizio” (A. G.).

“Quando senti parlare di Giubileo, indulgenza, porta santa, – lo ammetto – avverti come un filo d’aria, dal tipico sapore di antico, che ti arriva dritto dritto dal Medioevo, come quando entri nelle grandi cattedrali gotiche. E d’istinto verrebbe da reagire con un moto di presunzione moderna che mette in discussione il tutto con un assalto critico del tipo: “Ma a che serve tutto ciò? Dio mi vuole bene sempre, continuamente mi riaccoglie… E allora perché un anno santo?”. Poi ti capita di compiere gli antichi gesti sacri del Giubileo, mettendoci un po’ di cuore, affidandoti e credendoci: pellegrinaggio, porta santa, memoria del battesimo, venerazione del crocifisso e sacramento della riconciliazione, opera di carità come ho vissuto io, con la mia famiglia qualche domenica fa. E scopri la bellezza e la preziosità di un’occasione straordinaria che ti fa sperimentare la carezza della misericordia di Dio in una maniera sorprendentemente speciale, capace di rinnovarti e di farti ricominciare. È accaduto, allora, di intuire la presenza reale di Dio Padre attraverso riti antichi, che, attraversando i secoli, ti raggiungono nel tuo attuale presente per generare nuova vita in te, nella tua famiglia e nella Chiesa tutta. Credo di aver capito che Dio mi vuole bene sempre: nell’Anno Santo questa verità la comprendo e la colgo con più forza e chiarezza. Questo è il dono che mi ha fatto questo Giubileo della Misericordia di papa Francesco” (F. M.).

* Per il Segno di Carità

Queste le offerte raccolte in Cattedrale destinate alla realizzazione in diocesi dell’Emporio della solidarietà:

– dal Giubileo per le Persone consacrate (2 febbraio) € 170.00

– dal Giubileo della Giornata del malato (11 febbraio) € 230,00

– Pellegrinaggio Vicariato Sottomarina (14 febbraio) € 680.00

don Danilo

Nelle foto: in alto il mercoledì delle ceneri; di seguito il Giubileo del malato.