Sempre all’inizio

Facebooktwitterpinterestmail

I GIORNI

Sempre all’inizio

Il cristianesimo è sempre all’inizio. Per almeno due motivi. Il primo riguarda l’ambiente in cui viviamo: in un mondo ridiventato pagano il cristianesimo è sempre agli inizi, con l’unica differenza che mentre gli antichi ai vizi attribuivano il nome di un dio, ora i moderni li chiamano ‘diritti civili’. Il secondo motivo è che nessuno nasce cristiano; cristiani si diventa e non lo si è mai compiutamente. La ‘milizia cristiana’ si svolge su due fronti, l’uno rivolto all’esterno, in paragone a un ambiente svuotato di senso o addirittura corrosivo, l’altro all’interno, per la riconquista della propria anima a Dio.

La lettera di una ragazza, che ringrazia un prete per gli interventi in un sito, descrive la situazione come la vive un giovane oggi. Scrive che la scuola ruba i suoi desideri, e la società la imbroglia nelle sue attese: “Veniamo presi in giro in ogni cosa, ci viene fatto credere in ogni modo che la verità sia fuori da Cristo. Veniamo ingannati sulla sessualità, sull’amore, sul dolore, sulla tristezza, sulla speranza, su tutto… Si parla della violenza sulla donna, ma si tace sulla violenza inaudita della pornografia e dell’utero in affitto. Si incitano le ragazze ed i ragazzi a perdere qualsiasi forma di pudore e dignità e ci viene fatto credere che l’amore equivalga ad un breve godimento fisico…”. In un mondo così, il cristianesimo, o ricomincia sempre da capo, o muore.

Prosegue la ragazza: “Sono una normalissima ragazza, frequento il liceo classico, amo le belle cose… amo leggere, ma soprattutto amo la mia fede, la mia Chiesa. E qualsiasi cosa si dica, qualsiasi insulto o attacco contro quest’ultima non sarà mai capace di sminuire l’incredibile valore che ha e che dà all’uomo. Mi sono resa conto che Dio con la Sua Chiesa ci guarisce. Ho una stima profondissima per i sacerdoti: voi siete gli unici capaci di avvicinarci a quella Verità di cui parlavo prima, con il vostro instancabile servizio”.

Ricominciamo, dunque, per noi e per gli altri. Ricominciamo a guardare ogni giorno Gesù, fidandoci di Lui che vive, parla e opera nella sua Chiesa, nei preti e nelle famiglie cristiane. Ripartiamo dal disagio e dal desiderio di tanti giovani che vogliono vivere e non si rassegnano alla desolazione della famiglia, alla distruzione dell’amore, alla perdita della fede. Insieme rinasce la speranza, secondo quello che scriveva il beato Toniolo all’inizio del secolo XX: «Quando l’ideologia marx-leninista sarà tramontata per sempre, a salvare l’Europa non saranno i santi, ma le comunità di santi».                                                                            don Angelo