Attualità di San’Antonio di Padova

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PORTO VIRO. Il culto a “Sant’Antonin da Po”

Attualità di San’Antonio di Padova

Sant’Antonio è portoghese di nascita; è conosciuto in tutto il mondo; per tutti è e sarà sempre, per elezione popolare, Sant’Antonio di Padova ma non suoni esagerato se a Porto Viro Sant’Antonio è in certo senso nominato “cittadino onorario” vista la grande popolarità di cui gode tra i cittadini portoviresi. La prova concreta la si ha non solo il 13 giugno (festa liturgica): infatti il 5 giugno alcune corriere di portoviresi hanno partecipato a Padova al pellegrinaggio indetto dalla Diocesi di Chioggia e il 13 giugno a Porto Viro si è onorato “Sant’Antonin da Po” presso l’edicola (capitello di preghiera) a lui dedicata e costruita nel fine 1800.

In questa edicola in parrocchia San Bartolomeo si conserva una piccola statua del Santo da dopo la piena del fiume nel 1882. Anche quest’anno, come da tanti anni, alle 20.30, presente il Vescovo, alcuni sacerdoti concelebranti, il neo Sindaco Giacon, i Rappresentanti delle forze militari, la Banda cittadina, i Volontari della Protezione civile, diversi labari delle rispettive Associazioni e tante persone, dopo la S. Messa si è snodata la processione che, percorse alcune vie cittadine, ha sostato sull’argine sinistro per la benedizione del fiume. Il 18 giugno alle ore 8.30 ecco l’ultima dimostrazione di fede nel Santo: la celebrazione della S. Messa nel capitello di via Rismondo conosciuto come Oratorio-Pianta e “curato” dai fratelli Rita e Maurizio Zaccara. Un capitello costruito quando il terreno era in “catasto” (e lo è ancora oggi) nel Comune di Loreo da cui Contarina e Donada dipendevano sia civilmente che ecclesiasticamente. La celebrazione è stata officiata dal parroco di Donada don Renato Feletti, presenti circa 40 persone (l’ambiente è angusto) che hanno dovuto sostare anche in strada, pur con il traffico in movimento. Il celebrante ha dato la motivazione di tanta devozione: “La nostra presenza è pubblica manifestazione per rinforzare in noi e in tutti la Fede anche se siamo “pusillus grex” (un piccolo gregge). In fondo si tratta di manifestare desiderio di Cielo con la volontà di conquistare il Paradiso dove incontrare il volto di Dio, della Madonna e pure di sant’Antonio. In questo contesto siamo spronati a vivere meglio tutte le altre cose nel quotidiano della vita e non solo”. (Francesco Ferro)

 

da NUOVA SCINTILLA 26 del 29 giugno 2014