La funzione pedagogica della Caritas

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Proposte formative della Caritas Diocesana. Domenica prossima 3 febbraio a S. Anna

La funzione pedagogica della Caritas

Nell’ambito delle proposte che durante l’anno la Caritas Diocesana presenta alle comunità parrocchiali, quelle appuntate nel calendario nei mesi di febbraio e marzo assumono una valenza di tipo diocesano. Sono cioè rivolte a tutte le persone che, con diverse articolazioni e modalità, sono impegnate nell’organismo pastorale Caritas.

Non ci stancheremo mai di ripetere e ribadire che la dimensione formativa è essenziale per un corretto approccio al senso e al significato della presenza Caritas nelle nostre parrocchie. A volte una non comprensione della Caritas, intesa più come ente di beneficenza e distributrice di beni materiali e di

servizi informativi, ha origine proprio in un deficit formativo. Per questo motivo in questi ultimi anni la Caritas Diocesana sistematicamente ha indirizzato, anno per anno, alcuni suoi operatori ai corsi di formazione promossi da Caritas Italiana a Roma. La spesa in formazione si rivela sempre il migliore investimento! Sarà tenuto proprio da Caritas Italiana nella figura di don Salvatore Ferdinandi l’incontro di domenica 3 febbraio alla Casa Madonna del Divino Amore che avrà come filo conduttore “La Caritas e la sua prevalente funzione pedagogica”. Don Salvatore è presbitero della Diocesi di Terni e da diversi anni è responsabile del settore formazione Caritas parrocchiali di Caritas Italiana, è anche curatore del testo “Quarant’anni di Caritas” che è stato lo strumento formativo per la nostra Caritas Diocesana durante l’anno pastorale 2011-2012.

A don Salvatore abbiamo anche chiesto di comunicarci le esperienze che attualmente si stanno configurando in Italia anche in ordine al rapporto parrocchie e unità pastorali: una Caritas per parrocchia o una Caritas per unità pastorale? Soluzioni diversificate, sembrano essere le prime risposte a questa nuova attualità pastorale. Riprenderemo insieme quella che nelle due giornate formative di ottobre e novembre – più legate all’esperienza dei Centri di Ascolto – si è situata come sfondo, cioè prevalente funzione pedagogica dell’organismo pastorale Caritas. Con la dicitura ‘prevalente funzione pedagogica’ intendiamo l’importanza della riflessività dell’azione pastorale e caritativa. La Caritas ha il compito di far emergere dalla prassi pastorale e di ascolto il pensiero che configura poi l’azione. In realtà oggi s’impone una riflessione che possa coniugare l’emergenzialità che incontriamo nei volti delle persone, la necessità di dare risposte adeguate (qualche volta immediate) ai problemi del singolo e delle famiglie che si presentano ai Centri di Ascolto, ma anche il bisogno – prevalente funzione pedagogica! – di rendere la comunità dei credenti soggetto di carità, attraverso un pensare e strutturare la carità stessa. Anche Caritas Italiana chiede su questo un forte aggancio formativo con i volontari: questo in una cultura dove beneficenza e solidarietà emergono con modalità spesso individualistiche (l’Sms, l’offerta in denaro, la raccolta via internet..). Passaggio arduo; dal distribuire qualcosa – che ha un suo valore – all’accompagnare qualcuno. L’incontro inizierà alle 9,30 (raccomandiamo a tutti la puntualità!) e si concluderà alle 12,30, compresa la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Salvatore. (m. c.)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 4 del 27 gennaio 2013