La ministerialità della coppia

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Sant’Anna. Incontri per gli sposi. La relazione del vescovo

La ministerialità della coppia

Prosegue questa domenica 16 dicembre a S. Anna di Chioggia il percorso formativo, con cadenza mensile, rivolto alle coppie di sposi della diocesi, invitate dal biblista prof. Gregorio Vivaldelli a meditare sul sogno, sul progetto di Dio sull’umanità, così com’è descritto nel secondo capitolo della Genesi. L’appuntamento di novembre ha visto l’incontro delle coppie con il proprio vescovo Adriano che, prima di affrontare il tema specifico della giornata (La ministerialità della coppia di sposi come è descritta negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di S.Paolo), ha ripercorso la vicenda matrimoniale attraverso la citazione

di alcuni passi biblici del libro della Genesi, del Deuteronomio, del Cantico dei Cantici, dei profeti Geremia ed Osea, per arrivare alle parole di Gesù nel Vangelo ed alle indicazioni di S. Paolo nelle sue lettere. La parte più corposa dell’intervento del vescovo ha comunque riguardato la figura dei coniugi Aquila e Priscilla, la loro amicizia profonda con Paolo e la collaborazione all’edificazione delle chiese di Roma, Efeso e Corinto, indicando alcuni suggerimenti alla vita di fede delle coppie cristiane. Sia nel corso della relazione sia rispondendo alle domande dei partecipanti, il vescovo ha evidenziato alcuni aspetti della vita privata e sociale del primo secolo, sia della comunità ebraica che dell’impero romano. Dopo una pausa di ristoro, durante la quale le coppie hanno potuto conoscersi e fraternizzare, l’assemblea si è ricomposta e, come da programma, è stato dato ampio spazio affinché si potesse discutere con il vescovo di alcuni aspetti delle pratiche più strettamente pastorali che interessano le coppie e le famiglie: le loro esigenze, i rapporti con i giovani, con i sacerdoti, con la comunità cristiana, con la società. Hanno partecipato circa cinquanta coppie, provenienti da quasi tutta la diocesi, da Pellestrina a Taglio di Po, i cui giudizi sulla giornata sono stati positivi; gli organizzatori ritengono buona cosa offrire occasioni di incontri per confrontarsi, crescere, formarsi, educarsi, costruire reti di mutua collaborazione, sia in ambito personale che pastorale, che superino i confini territoriali; crediamo che la crescita e la maturazione personale e di coppia abbiano ricadute positive anche negli ambiti ecclesiali nei quali si vive e si opera. Questi eventi formativi diocesani proposti dalla Pastorale Familiare non vogliono essere e non sono una sottrazione di fedeli alle parrocchie ed alle unità pastorali; sono più semplicemente occasioni e opportunità che a tutti vengono offerte come proposta di cammino diocesano. (Maria e Massimo Naccari)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 47 del 16 dicembre 2012