La festa di Cristo Re e il nuovo anno

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La celebrazione a conclusione dell’anno liturgico e il significato dei colori nei vari tempi

La festa di Cristo Re e il nuovo anno

Domenica 25 novembre cade la festa di Cristo Re istituita da Pio XI l’11 dicembre 1925 a coronamento del Giubileo che si celebrava in quell’anno. Con tale solennità la Chiesa fa memoria che Cristo è il Signore della storia e del tempo – l’Alfa e l’Omega, come declama l’Apocalisse – a cui tutti gli uomini e le altre creature sono soggetti. Nel calendario del rito romano, la festa coincide con l’ultima domenica dell’anno liturgico; con la domenica 2 dicembre inizieremo, invece, quello nuovo che ci propone, quest’anno, la meditazione domenicale del Vangelo di Luca, in cui risalta la rivelazione come storia di salvezza, scoprendo, così, come Gesù sia nostro compagno di vita, nostro Maestro e nostro Salvatore.

 

Parlando ora dei colori liturgici presenti nei paramenti sacri che ci accompagnano nel corso delle varie celebrazioni religiose dell’anno, ricordiamo che il colore bianco si usa negli Uffici e nelle Messe del tempo pasquale e del tempo natalizio. Lo si adopera, inoltre, nelle celebrazioni del Signore, escluse quelle della Passione; nelle feste e nelle memorie della beata Vergine Maria, dei Santi Angeli, dei Santi non Martiri, nelle solennità di Tutti i Santi (1° novembre) e di san Giovanni Battista (24 giugno), nelle feste di san Giovanni evangelista (27 dicembre), della Cattedra di san Pietro (22 febbraio) e della Conversione di san Paolo (25 gennaio). Il colore rosso si adopera nella domenica di Passione (o delle Palme) e nel Venerdì santo, nella domenica di Pentecoste, nelle celebrazioni della Passione del Signore, nella festa natalizia degli Apostoli e degli evangelisti e nelle celebrazioni dei Santi Martiri. Il colore verde, invece, negli Uffici e nelle Messe del tempo ordinario, mentre il colore viola nel tempo di Avvento e di Quaresima e negli Uffici e nelle Messe per i defunti. Ricordiamo, altresì, che il colore nero si può utilizzare nelle Messe per i defunti, mentre il colore rosaceo, nelle domeniche “Gaudete” (III di Avvento) e “Laetare” (IV di Quaresima). Nei giorni più solenni, invece, si possono usare paramenti intessuti in filo d’oro. Un’ultima osservazione sui colori liturgici riguarda i funerali del Sommo Pontefice, ove, al posto delle casule di nero o di viola, si usano quelle di rosso, quale segno, simbolo, della infusione e della presenza in Lui dello Spirito Santo nel Suo insegnare “ex Cathedra”. (Giorgio Aldrighetti)

Nella foto: Cristo, Re della gloria.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 44 del 25 novembre 2012