Per affrontare l’emergenza sanitaria

Facebooktwitterpinterestmail

Per affrontare l’emergenza sanitaria

Comunità Missionaria di Villaregia. Costruzione del Centro socio-sanitario “S. Laurent” per la popolazione di Yopougon – Costa d’Avorio

La Costa d’Avorio vive una situazione molto delicata: grande quanto l’Italia, ha una popolazione di quasi 20 milioni di abitanti. È un autentico mosaico di popoli, lingue, culture e religioni diversi; ci sono 4 milioni di immigrati, provenienti dai Paesi limitrofi. Dopo il crollo del prezzo del cacao nel 1999, di cui era il primo produttore mondiale, il Paese ha vissuto anni di instabilità politica, culminata con la guerra civile del 2003-2004 che ha lasciato, anche negli anni successivi, molti strascichi e turbolenze. Tra il 2010 e il 2011, dopo le elezioni che hanno visto due candidati alla presidenza contendersi la vittoria, nuovi conflitti hanno insanguinato il Paese causando oltre 3.000 morti e migliaia di sfollati. Oggi, ad un anno di distanza dalla fine del conflitto armato, il 40% degli ivoriani vive al di sotto della

soglia di povertà e non riesce a soddisfare i propri bisogni alimentari; il 17% dei bambini è malnutrito; il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è di 123 su mille; su mille nati ogni anno 86 muoiono. La speranza di vita secondo l’Unicef è di 55 anni. Il 50% dei minori non può andare a scuola, e oltre la metà dei giovani tra i 15 e i 24 anni non sa né leggere né scrivere. Milioni di persone vivono ammassate nella miseria più assoluta nelle baraccopoli delle grandi città. La Comunità Missionaria di Villaregia è presente in Costa D’Avorio dal 1991 con una propria sede nella quale operano 25 missionari nella zona più povera di Yopougon, alla periferia sud ovest di Abidjan, metropoli di circa 6 milioni di abitanti e principale centro economico del Paese. Qui le condizioni di vita sono al limite della sopravvivenza, e costa davorio Perle_nere bis_2009sin dal suo arrivo la Comunità si è adoperata per affrontare l’emergenza sanitaria. Nell’area non ci sono ospedali e non esiste neanche un servizio di ambulanza. Per questo, la Comunità ha attivato tre Centri Medici nei quartieri di Kouté, di Sicobois e di Yahossei nei quali opera personale sanitario locale. Qui si offrono servizi di medicina di base, primo soccorso, vaccinazioni, terapia antimalarica e servizio di trasfusioni in day hospital. In accordo con campagne nazionali, si stanno conducendo attività contro HIV/AIDS, Malaria, TBC. Nel mese di marzo 2011 il Centro medico di Yahossei è stato occupato e saccheggiato da miliziani che lo hanno trasformato in quartier generale durante il conflitto armato. Il Centro è stato fortemente danneggiato ed ha potuto riprendere il suo servizio nel mese di ottobre 2011. Inoltre, la Comunità ha promosso la creazione di scuole di alfabetizzazione per adulti. Un’altra piaga della Costa d’Avorio è l’analfabetismo: la popolazione in età scolare aumenta di 92.000 bambini all’anno, mentre il numero delle scuole resta invariato, con oltre 50 alunni in una sola aula. Anche la condizione delle donne analfabete, incapaci di comunicare nella lingua ufficiale francese, è drammatica, in quanto esse sono emarginate dalla società. In questi anni decine di migliaia di persone hanno ricevuto assistenza sanitaria e hanno imparato a leggere e scrivere grazie alle iniziative della Comunità Missionaria di Villaregia.

chiesa cmv yopougonLa Comunità si propone di potenziare i servizi sanitari già attivi costruendo un nuovo Centro socio sanitario nella Missione “S. Laurent”, per consentire alle 90.000 persone che risiedono nei quartieri limitrofi di avere accesso ad una struttura sanitaria per le cure mediche di base e per la formazione alla alimentazione e all’igiene dei bambini allo scopo di ridurre l’alto tasso di mortalità infantile. Inoltre il Centro attiverà corsi di alfabetizzazione destinati in particolare alla popolazione femminile, e realizzerà percorsi formativi per i giovani e le famiglie sui valori della tolleranza e della convivenza pacifica, così duramente compromessa dal recente confitto. Il progetto prevede la costruzione di un fabbricato di 3 piani di circa 900 mq complessivi: al piano terra si realizzerà un centro medico in grado di garantire 9.000 visite annue, composto da una sala per l’accoglienza dei pazienti e per il segretariato, tre ambulatori, tre locali per il day hospital, le fleboclisi e le vaccinazioni, una farmacia e altri locali per i servizi accessori. Ai due piani superiori sorgeranno quattro sale per l’alfabetizzazione e due per i corsi di igiene e puericultura e per corsi di formazione indirizzata ai giovani e alle famiglie. Il costo della costruzione del fabbricato e delle attrezzature per i servizi medici e formativi è di circa Euro 450.000. (G. Dian)yopougon

Nella foto: padre Giancarlo Piovanello e, a sinistra, padre Paola Motta, partiti per la missione per avviare il cantiere.

 

 

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 28 del 15 luglio 2012