Le origini della festa del “Corpus Domini”

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Le origini della festa del “Corpus Domini”

Benedetto XVI – nell’omelia del “Corpus Domini” dello scorso anno – ha rilevato come tale festa sia inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in “Coena Domini”, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucaristia. Mentre nella sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, nella ricorrenza del “Corpus Domini”, questo stesso mistero viene proposto all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli. Quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, nella festa del

“Corpus Domini”, viene manifestato apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti. Nella Messa in “Coena Domini” si evidenzia che nell’Eucaristia avviene la trasformazione dei doni di questa terra – il pane e il vino – finalizzata a trasformare la nostra vita e ad inaugurare così la trasformazione del mondo. La solennità del Corpo e Sangue del Signore – sino al termine del Concilio Vaticano II chiamata festa del “Corpus Domini” – chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia ed è stata istituita grazie alle rivelazioni della Beata Giuliana di Retìne. Nel 1208 la beata – priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi – vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però in un lato da una linea rimasta in ombra. Da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo: ancora mancava di una solennità in onore del SS.mo Sacramento. Di conseguenza – nel 1246 – venne fissata nella circoscrizione di Liegi la data del giovedì dopo l’ottava della Ss.ma Trinità per onorare, in modo particolare, il Corpo e Sangue del Signore. A seguito del miracolo eucaristico avvenuto nel 1263, a Bolsena, papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del “Corpus Domini” estendendola a tutta la cristianità. Il miracolo riguarda un prete boemo che, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a celebrare la santa Messa a Bolsena e al momento dello spezzare l’ostia consacrata fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. Dall’ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico – attualmente conservato nel Duomo di Orvieto – e alcune pietre dell’altare. In seguito, la festa crebbe grazie al Concilio di Trento e si diffusero le processioni eucaristiche e il culto del Santissimo Sacramento. (Giorgio Aldrighetti)

Nella foto: Benedetto XVI nella processione del Corpus Domini.

 

 

dal numero 22 del 3 giugno 2012