Beata Vergine di Lourdes – Sottomarina

Inaugurata la nuova sede dell’ “Eremo della Pace”

NELLA FESTA DELLA COMPATRONA SANTA MARIA GORETTI

eremo-pace-vescovo
Facebooktwitterpinterestmail

“Per amore di Gesù, lo perdono e voglio che venga in paradiso con me”. Queste sono le ultime parole che Santa Maria Goretti ha per il suo uccisore Alessandro Serenelli. Nel suo testamento spirituale, Alessandro, rende vivo questo perdono e il senso di pace, di cui nella sua vita non ha mai potuto fare esperienza, se non dopo la morte di Marietta. Dal 24 giugno 1950, giorno della sua canonizzazione, la figura di Marietta è ancora viva in tante persone e parrocchie, anche nell’unità pastorale delle parrocchie di San Martino e di Madonna di Lourdes che la onora come compatrona. Lunedì 6 luglio, nella chiesa della Beata Vergine di Lourdes, parrocchiani e villeggianti per onorare la figura di Marietta si sono radunati attorno all’altare insieme al vescovo Adriano, all’amministratore parrocchiale don Michele Mariotto, al Vicario Generale don Francesco Zenna, don Giovanni Vianello e Padre Cesare Mucciardi. Il Vescovo durante l’omelia ha parlato di Santa Maria Goretti come della “Santa della porta accanto” che, pur giovanissima, ha saputo fare della propria vita un dono, verso Dio, la sua famiglia, e alle famiglie del casolare dove lavoravano i Goretti. Il vescovo poi ha voluto mettere in risalto il trasferimento dell’Eremo della Pace alla Madonna di Lourdes dove doveva sorgere 20 anni fa: anche l’Eremo – continuava il Vescovo – diventa un dono, per la diocesi, per la vicaria e per la parrocchia stessa; e invitava tutti a collaborare perché sia un ambiente dove la gente possa sentirsi accolta, dove possa trovare un luogo di ristoro per la salute fisica e spirituale. Padre Cesare, prima della benedizione delle targhe che verranno collocate all’ingresso dell’Eremo, ha voluto ringraziare (vedi testo qui accanto) tutte le persone che lo hanno sostenuto in tutti questi anni, dal vescovo Magarotto al vescovo Adriano, al Vicario generale, suo priore, e al nostro caro don Pierangelo che sicuramente dal cielo intercederà perché si possa vivere al meglio questo nuovo cammino.

Ringraziamo il Signore per questi grandi doni, e che ci aiuti ad essere cristiani accoglienti per chi vive e frequenta le nostre comunità e ad avere un cuore umile e buono come quello di Santa Maria Goretti.

Federico Boscolo Cegion


La gratitudine espressa da Padre Cesare al termine della celebrazione

Non avrei mai pensato…

Ti ringrazio, Signore, perché anche oggi tocco con mano quanto sei buono e fedele nel compiere i tuoi progetti. Mai avrei pensato che dopo 20 anni l’Eremo della Pace sarebbe approdato lì dove doveva nascere. La benedizione di stasera dice compimento e nuovo inizio. Passaggio di ”stabilitas monastica” da Chioggia a Sottomarina. Diventa questo momento,  come ha detto il vescovo Adriano nell’omelia, vero rendimento di grazie, Eucaristia; lode al Signore e respiro aperto ad un cammino di speranza. Un abbraccio forte ai vescovi che mi hanno accompagnato fin qui: il vescovo Alfredo, il vescovo Angelo e la grande paternità (riveste per me la figura dell’abate) del vescovo Adriano. Un grazie sincero a don Fabrizio che ha mosso con me i primi passi e uno davvero grande e sincero a don Francesco, mio priore che mi ha accompagnato e incoraggiato passo passo. Non tutto è stato semplice e non sempre il terreno è stato piano; ardua talvolta è stata la salita, ma siamo insieme  qui oggi a benedire il Signore. Un pensiero pieno di affetto a don Pierangelo che continua in Paradiso a fare la sua parte per me e per ciascuno di voi. Un grazie a tanti amici e benefattori dell’Eremo. Vicini e lontani. A tanti monaci, monache, eremiti, per me maestri della fede e della vita “regolare”. A tante persone anche giovani che con me camminano tenendo lo sguardo fisso su Gesù, il bene più prezioso che possa esserci stato dato nella vita. Siamo davvero fortunati!  La benedizione di stasera sull’Eremo scenda come pioggia salutare su di me e su ciascuno di voi. Amen.

padre Cesare di Gesù nostra Pace, monaco–eremita diocesano di città