In occasione del Giubileo 2025 noi 47 del Gruppo Famiglie dei salesiani di Chioggia, di età compresa fra i 5 e gli 84 anni, siamo andati in pellegrinaggio ad Assisi e Roma dal 31 ottobre al 2 novembre. Don Claudio Parolin è stato la nostra guida spirituale. Sono stati tre giorni molto intensi, in cui ci siamo sentiti in comunione con tutta la Chiesa Universale.
Il primo giorno trascorso ad Assisi è stato dedicato alla riflessione sulle vite di tre santi: S. Francesco, S. Chiara e S. Carlo Acutis. Ci siamo uniti a loro in preghiera nelle chiese dove riposano i loro resti mortali: Basilica di S. Francesco, Basilica di Santa Chiara e Santuario della Spogliazione, dove S.Carlo Acutis ha voluto essere deposto. S. Carlo è stato canonizzato da pochi mesi e ha dedicato la sua vita alla diffusione della Parola e l’amore a Gesù Eucaristia tramite internet. Ci ha toccato perché la sua vita è stata così simile a quella dei nostri figli eppure con un’esperienza di fede così straordinaria.
- Francesco è da secoli un esempio di come vivere la fede appieno rinunciando alle cose terrene e S. Chiara di come dedicare completamente la propria vita a Cristo.
Abbiamo visitato la Porziuncola a S. Maria degli Angeli, dove S. Francesco ha compreso la sua vocazione e dove ha tagliato i capelli a S. Chiara in segno di consacrazione al Signore e qui abbiamo meditato su come i Santi ci mostrino con la loro vita la via del Signore, come ci ricorda la solennità di Tutti i Santi il 1 novembre.
Abbiamo concluso la giornata ritirandoci negli eremi della pace e della speranza a S. Giovanni di Spello in un clima di allegra condivisione salesiana.
Il secondo giorno siamo finalmente arrivati a Roma, dove abbiamo raggiunto tre delle quattro tappe del nostro percorso giubilare: le catacombe e il passaggio attraverso due porte sante.
Abbiamo iniziato dagli albori della Chiesa: le catacombe di s. Callisto, dove sono stati sepolti cinque Papi e santa Cecilia. Questa tappa vissuta durante i giorni dedicati all’affidamento ai Santi e alla commemorazione dei defunti ci ha toccato profondamente nell’animo facendoci riflettere su come si siano succedute le generazioni all’interno della vita della Chiesa. Nei pressi delle catacombe siamo stati accolti nell’istituto salesiano S. Tarcisio per un pranzo condiviso e successivamente per il pernottamento.
Nel pomeriggio, siamo passati attraverso la porta santa di santa Maria Maggiore, raccogliendoci in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco e attraverso la porta santa di S. Paolo fuori le mura, dove sono ritratti tutti i Papi dalla fondazione della Chiesa ad oggi, mostrandoci come nonostante i secoli passino e si succedano i pontefici, la Chiesa continua a vivere.
Abbiamo concluso il secondo giorno assaporando un’autentica serata romana e rinsaldando la nostra amicizia.
Abbiamo raggiunto l’apice del nostro percorso giubilare domenica, ultimo giorno di pellegrinaggio, con la quarta tappa: la Basilica di S. Pietro.
Poco dopo l’alba, nella foschia romana, ci siamo diretti in processione verso S. Pietro e lì siamo entrati attraverso la porta santa. Ci siamo raccolti in preghiera nel cuore della Chiesa, dove riposano i resti mortali di molti Papi, da Pietro a Giovanni Paolo II.
Abbiamo partecipato all’eucarestia domenicale, concelebrata dal nostro don Claudio.
Ci siamo quindi uniti alle centinaia di pellegrini in piazza s. Pietro per recitare l’Angelus assieme a Papa Leone XIV e riceverne la benedizione.
Un proverbio francescano recita: ‘Non è pellegrino chi torna uguale a come è partito’. Noi torniamo a casa ritemprati nello spirito e pieni di gioia giubilare da condividere con i nostri amici e le nostre famiglie.
Elisa Rosa Vianello

