Dopo più di sessant’anni di oblio, due monumentali tele dedicate a San Martino (5,6*3,8mt) dipinte dal parroco e artista Mons. Umberto Voltolina (1875–1943), torneranno a ornare l’abside della chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo a Sottomarina.
Le due opere, raffiguranti “Il taglio del mantello” e “Il transito di San Martino” (la sua morte), furono rimosse attorno al 1968, in un primo discutibile tentativo di adattamento liturgico post-conciliare. Da allora furono arrotolate e depositate nel sottotetto dell’ultimo piano del complesso delle opere parrocchiali, a cui nessuno voleva o poteva accedere, lontane dagli occhi e dalla memoria della comunità. All’inizio di quest’anno, che coincide con il centoventicinquesimo anniversario dell’apertura al culto dell’edificio sacro, durante una verifica per una perdita in realtà inesistente, sono state ritrovate in buono stato di conservazione.
Mons. Umberto Voltolina, arciprete ad personam e membro dei Canonici della Cattedrale, autore delle due tele, non fu solo parroco di San Martino ma anche Rettore del Seminario e membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra. Dedicò la sua vita a unire bellezza e carità: durante la guerra si occupò degli orfani e dei poveri, era noto per la sua immensa umanità e cura per le famiglie più bisognose di Sottomarina, tanto che non era difficile vederlo trasportare legna o coperte la sera, sotto il suo tabarro. Donava tutto, perfino i propri averi e quelli della sorella, tanto che questa doveva vigilare perché non restassero senza. A noi, rimangono i racconti tramandati dagli anziani che ricordano ancora di averlo aiutato a dipingere o a lavare i pennelli negli ambienti della vecchia sagrestia, fredda e angusta, dove viveva, e i ricordi di come incantasse i più giovani, che amava tanto, raccontando loro le vicende della Bibbia in dialetto.
Arricchì la chiesa di San Martino con poca spesa, dipingendo un imponente ciclo di Via Crucis (2,5*5mt), le tre tele della cantoria raffiguranti angeli musicanti e le sei che circondavano il coro dell’altare maggiore, di cui le due in via di ricollocazione.
Dopo il benestare della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra, le tele torneranno presto nella loro posizione originaria, restituendo all’altare maggiore parte dell’aspetto maestoso e solenne che caratterizzava la chiesa ai tempi di Mons. Voltolina. Sarà un modo per restituire alla comunità non solo due opere d’arte, ma anche la memoria viva di un sacerdote tanto amato che fece della bellezza e della carità una forma concreta fede cristiana.
Leonardo Voltolina

