Il 2 febbraio

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Il 2 febbraio

La “Candelora”

Lunedì 2 febbraio la Chiesa celebra la Presentazione del Signore, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l’usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. In Chioggia, in forza di un decreto dell’ordinario diocesano mons. Antonio Grassi del 31 marzo 1708, esisteva il privilegio, per i civici magistrati, di ricevere dal vescovo, dopo i canonici, in piedi, la candela, in tale ricorrenza. Sempre in tale giorno, e sino alla metà degli anni ’50 dello scorso secolo, la civica amministrazione clugiense offriva i sette grandi ceri per l’altare maggiore che si accendevano per le celebrazioni capitolari e pontificali nel corso dell’anno. La Candelora viene dall’espressione latina “festa candelarum”, la festa delle candele, e indica prima di tutto la festa della luce.                              

G. Aldrighetti