Accolto don Corrado

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Tolle, Ca’ Mello e Polesine Camerini

Accolto don Corrado

Numerosi cittadini dell’Unità pastorale di Tolle, Ca’ Mello e Polesine Camerini, hanno accolto l’entrata del nuovo parroco don Corrado Cester. Nel piazzale antistante la chiesa di Tolle erano ad attenderlo anche il vescovo Adriano Tessarollo con il sindaco Claudio Bellan. Due brevi ma significative parole di un bambino, prima di entrare in chiesa accolto dall’applauso e dal coro parrocchiale. Con don Corrado per niente emozionato, don Fabrizio Fornaro e padre Giuseppe, fratello del vescovo. Le prime parole sono state quelle di un impegno di tutti in una comunità collaborativa. Al vangelo mons. Tessarollo ha configurato in tre aspetti l’importante cammino per don Corrado nella sua comunità: sostegno reciproco, carità e sentimento di amore; “Essere umili, amati dal Signore, siamo tutti Popolo di Dio.

Caro don Corrado, la tua è una missione; guidala con saggezza e umiltà come fece Gesù Cristo. Nella chiesa c’è spazio per tutti. Confido anche in voi fedeli, perché aiutiate il vostro parroco, mettetevi insieme per un cammino sempre migliore nella fede e nell’amicizia”. Molto bello il momento nel quale don Corrado porta la pace al popolo, ai chierichetti e alle suore. Il coro parrocchiale diretto da Giancarla ha seguito tutte le varie fasi della messa concelebrata rendendola più partecipativa. Don Fabrizio ha quindi letto la nomina a parroco dell’Unità pastorale di don Corrado Cester firmata dal vescovo. Al termine della messa i bambini della scuola materna di Polesine Camerini hanno offerto a don Corrado un mazzo di fiori, rappresentati da un cuore e una semplice poesia per dire al sacerdote la contentezza di tutta le comunità per il nuovo parroco. “Un grido di pace e non di guerra e tutta la comunità è in festa”. A nome della comunità il sindaco Bellan ha salutato calorosamente don Corrado: “al quale non mancherà la collaborazione di tutti noi e che ci aiuti a vivere con serenità. Quasi a prenderci per mano in questa nuova e importante realtà del territorio”. Anche Attilio Gibbin ha parlato di gioia per la comunità cristiana tutta. Ha quindi preso la parola il neo parroco che, commosso, ha ringraziato tutti, auspicando: “Che il Signore mi dia la forza di portare avanti, in questa nuova realtà cristiana, il lavoro che si vorrà programmare con la partecipazione di tutti”. Una certezza fra le tante: visiterà tutte le famiglie dell’Unità pastorale per portare la benedizione di Dio. Un buon lavoro a don Corrado anche da parte nostra.   (Luigino Zanetti)

 

da NUOVA SCINTILLA 37 del 5 ottobre 2014