La Terza domenica del Tempo Ordinario ha visto il Gruppo Adulti dell’A.C di Loreo recarsi a Brondolo per condividere con una rappresentanza di quella comunità l’esperienza associativa. La proposta nasce dall’intuizione delle “gemelline” Elena e Giulia Marzolla, responsabili diocesane dell’ACR e dei Giovani AC , che notando la mancanza di uno strutturato gruppo Adulti A.C nella loro comunità cristiana sinodale di appartenenza della Navicella e Brondolo, hanno sollecitato Don Angelo Vianello , che con la consueta intelligenza pastorale che lo connota, con entusiasmo ha contattato il Gruppo Adulti A.C di Loreo per presentare questa esperienza associativa che pur nel ricco panorama di carismi laicali presenti con movimenti e associazioni ecclesiali nella sua comunità cristiana è assente.
Dopo la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da don Angelo, il salone sottostante la Chiesa ha accolto i due gruppi per un momento di ascolto e condivisione.
Il Presidente diocesano Pierangelo Bagatella, che con la sua presenza ha voluto sottolineare l’importanza dell’esperienza A.C nel concretizzarsi nel tessuto diocesano, ha introdotto l’incontro.
Il Tema della Parola che scaturiva dal contesto delle Letture della Messa è stato al centro del confronto, dove il percorso formativo dei gruppi adulti di A.C, vede proprio nell’Ascolto della Parola la capacità di portare, nel “Qui e Ora”, una rinnovata presenza generativa. La ricca condivisione tra il gruppo di Loreo e la rappresentanza di Brondolo ha fatto evidenziare quale sia il significato di appartenere all’Azione Cattolica. E’ emerso che il carisma dell’Azione Cattolica è il carisma della stessa Chiesa incarnata profondamente nell’oggi e nel “QUI” di ogni Chiesa diocesana però con lo sguardo attento alla vita del suo popolo e alle esigenze del suo territorio. Proprio questa attenzione, che il Gruppo di Loreo ha da tempo fatto propria, ha evidenziato come la missione non è tra i tanti compiti associativi da esplicitare, ma è il compito.
L’ESSERE nei luoghi di vita, in tutte le occasioni, soprattutto in tutte le periferie esistenziali del territorio di appartenenza è l’esplicitare il vissuto associativo che prende vitalità dall’ascolto della Parola per incarnarsi nella storia quotidiana. È emerso che un gruppo Adulti di A.C deve offrire alla Chiesa diocesana e di conseguenza alle comunità cristiane sinodali di appartenenza, un laicato maturo che serva con disponibilità i progetti pastorali di ogni luogo come un modo per realizzare la propria vocazione. Il Gruppo loredano ha sottolineato come l’aver messo in agenda l’incontro con i mondi istituzionali del territorio e l’aver promosso eventi culturali su tematiche esistenziali ha creato nel territorio curiosità e desiderio di continuità.
È stato ribadito che l’incarnarsi per l’Azione Cattolica, in particolare per gli Adulti, significa guardarsi attorno, con lo sguardo non solo verso l’Alto, ma dall’alto rivolgerlo al basso a chi con te sta condividendo il cammino quotidiano, i suoi vissuti, le sue attese, le sue fragilità.
Il Gruppo Adulti di Loreo ha cercato di comunicare la concretezza di un percorso associativo, dove pur con fatica, ma con determinazione, l’Azione Cattolica parrocchiale, esce dalla “canonica” educandosi ad essere una presenza ecclesiale tra la gente, nel paese, nei momenti di festa, creando occasioni di incontro con i nuovi areopaghi che l’oggi ti fanno incuriosire. In qualche misura è emerso che per esplicitare l’esperienza di un gruppo Adulti di A.C è necessario un “bagno di popolo”, nel senso di condividere la vita della gente, imparare a scoprire quali sono i loro interessi, e le ferite più profonde e di che cosa avrebbero bisogno. Il momento formativo connotato dall’Ascolto della Parola stimola ad un discernimento personale e comunitario.
Con l’impegno di ritrovarsi, la prossima volta, a Loreo, per un possibile confronto, Don Angelo con la preghiera ha concluso l’incontro introducendo però un piacevole momento conviviale preparato dal gruppo di Brondolo.
Michele Panajotti