PORTO VIRO - Parrocchia di S. Bartolomeo

La riapertura della chiesa

Il vescovo ha presieduto la concelebrazione inaugurale dopo il radicale restauro

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Anche la data del 14 settembre 2019 è destinata a restare storica per la chiesa di san Bartolomeo in Contarina. In tale data infatti è stato riaperto il portone d’ingresso con una cerimonia che rievoca l’apertura della Porta Santa ad ogni giubileo: il vescovo Tessarollo con i sacerdoti il parroco don Alfonso, il co-parroco don Giuseppe, il vicario generale don Francesco Zenna, p. Giorgio della Comunità missionaria di Villaregia, don Gastone appena nominato vicario parrocchiale festivo di questa Unità pastorale (con Mea e Ca’ Cappellino), don Giovanni Vianello educatore del Seminario, il salesiano don Giannantonio, il missionario p. Pierluigi, ed il diacono don Laurenti in presenza di tanta gente e delle autorità: la sindaco Veronese, il vicesindaco Doriano, il maresciallo dei Carabinieri Salvagnin, il comandante della Polizia locale Mario Mantovan, i rappresentanti delle ditte che vi hanno lavorato senza dimenticare i meriti del “Delta del Po” che ha concesso l’uso religioso di una sua sala durante il tempo dei lavori, tutti si sono ritrovati all’esterno davanti al portone; il vescovo ha bussato e dall’interno esso è stato aperto. Dopo il vescovo sono entrati nel loro saio rosso i “Confratelli della Ss.ma Trinità” di Loreo, la Banda cittadina diretta dal m° Sottovia, i rappresentanti della Associazione nazionale Carabinieri presieduta da Remo Bressan. Ha inizio quindi la vera e propria cerimonia religiosa con la presentazione del parroco che ha testimoniato il valore spirituale di quanto affrontato in termini religiosi e finanziari e l’importanza dei sentimenti umani che si provano davanti a tanta “bellezza”.  Ora la chiesa risplende in tutto il suo fulgore invitando chi ne varca la soglia a coltivare il desiderio di “restaurare” sempre l’anima interiore. Il vescovo a sua volta ha sottolineato come nei suoi 10 anni di presenza in diocesi si siano succeduti alcuni lavori di restauri parziali mentre con questi ultimi restauri si sono affrontati lavori radicali tanto da rendere l’interno quasi “una chiesa nuova” e l’esterno della stessa più gradito. Grazie anche alla tenacia di Luca Mancin morto per infarto circa un anno fa a cui va il doveroso ringraziamento da parte di tutti. Il rito della benedizione della chiesa ha visto il vescovo, dal presbiterio, aspergere la chiesa ed il popolo. Nel frattempo c’è stato il saluto ed il ringraziamento al co-parroco don Giuseppe trasferito dopo 10 anni all’Unità pastorale di Taglio di Po e dopo è stato presentato don Gastone che collaborerà con don Alfonso nei giorni festivi. Si è proseguito con l’insediamento ufficiale nel ruolo di parroco di don Alfonso. E’ arrivato il momento di benedire l’altare del tutto nuovo ricco di simboli, lo si è adornato con tovaglie e fiori. Coincidendo la data con la festa dell’esaltazione della Croce, si è adottato il formulario liturgico specifico con le letture della festa. Si è voluto infine festeggiare san Bartolomeo patrono della parrocchia con una processione breve e composta, mentre la statua è stata portata a spalla dai “fradei dl’a santa Trinità” attorno alla piazza. Il saluto dell’Amministrazione comunale è stato affidato al vicesindaco. Al termine è stato offerto un sontuoso e raffinato buffè preparato dalla “Mille sapori” nel cortile sul retro della chiesa.

Francesco Ferro

Nella foto: in alto i concelebranti con il vescovo Adriano