VISITA PASTORALE - BOCCASETTE

Riaperta la chiesa

Il vescovo con i fedeli nell’edificio radicalmente restaurato

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“L’8 dicembre 2018 è stata inaugurata dal vescovo Adriano Tessarollo questa chiesa parrocchiale totalmente restaurata”. È il testo della targa in marmo collocata nella chiesa ristrutturata di Boccasette. E quanti entravano in chiesa si sono resi conto del grande lavoro svolto dalla ditta Paolo Tessarin che in dieci mesi è riuscita a portare a compimento il progetto. La chiesa intanto si riempiva e il coro parrocchiale diretto da Diego Zanellato ha accompagnato l’entrata in chiesa del vescovo dopo il taglio del nastro avvenuto con la presenza del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e del parroco dell’Unità pastorale dell’isola di Ca’ Venier, don Michele Mariotto. Tutte le luci erano accese per rendere l’interno della chiesa suggestivo, accogliente e caldo. Momenti emozionanti per tutti, intenti a guardare ogni parte della chiesa per riconoscerla ancor di più: l’aula liturgica, la tribuna della cantoria con decorazioni pittoriche a tema floreale, le cappelle dell’Addolorata e di S. Giacomo, la copertura con la triade di dipinti a olio, quella al centro del 1600 e le altre due del 1913, la nuova pavimentazione, il nuovo impianto di riscaldamento, il crocifisso ligneo e il nuovo tabernacolo, la tinteggiatura interna ed esterna. Un restauro fortemente voluto dai parrocchiani, stanti le precarietà del fabbricato, e subito recepito in primis dal nostro vescovo, con il sostegno dell’8xmille della Cei, della Fondazione Cariparo (presente con il prof. Giolo di Adria) e di molti altri. Mai fu così indovinata un’inaugurazione della chiesa proprio nel periodo della visita pastorale del Vescovo, sottolineata in diverse occasioni nei vari eventi programmati nei tre mesi di permanenza sul territorio deltino e nella vicaria di Ca’ Venier.

Don Michele Mariotto, parroco dell’Unità pastorale dell’isola di Ca’ Venier in cui insiste Boccasette, ha, prima della messa, rivolto sincere parole di ringraziamento e di gioia a tanti e a tutti i presenti. “È un giorno – ha esordito – di grande gioia e di intensa emozione per tutti noi. Voglio dire grazie ai miei confratelli, alle suore, alle autorità di ogni ordine e grado e in particolare al sindaco di Porto Tolle Pizzoli, all’ex amministrazione Bellan, alle ditte, ai tecnici, agli operai. Un abbraccio all’Impresa edile di Paolo Tessarin che ha portato avanti il progetto secondo le direttive del nostro amatissimo Luca Mancin, tornato al Padre l’11 luglio scorso. Grazie anche a te, Luca! A tutte le persone che in qualche modo hanno dato la disponibilità per la nostra chiesa, al gruppo ricreativo, al comitato fiera, al Vescovo, alla Diocesi, all’Ufficio tecnico, alla stampa, e anche a quelli che non ho menzionato che hanno reso così bella questa chiesa dedicata all’apostolo Giacomo, la più antica dell’intero Comune, 170 anni di storia”. In conclusione: “Celebrando la solennità dell’Immacolata, chiediamo di diventare come Maria: tempio vivo dello Spirito Santo, pietre vive e preziose per essere come ci ricorda S. Paolo nella liturgia “Figli adottivi, Santi e immacolati” e come ripeto spesso nel mio motto: “L’unione fa la forza e l’amicizia fa i miracoli”. Grazie, padre Vescovo che in questo periodo ha sbriciolato la parola di Dio a Porto Tolle con profondità e semplicità durante l’esperienza meravigliosa della Visita pastorale”.

La messa, il vescovo, i ragazzi.

Nel penultimo appuntamento prima dell’arrivederci, dopo tre mesi di permanenza a Porto Tolle, il Vescovo Adriano Tessarollo aveva al suo fianco sull’altare don Yacopo Tugnolo, padre Giancarlo e don Giuliano Marangon, storico della Diocesi. che nel 2013 ha pubblicato “Chiese storiche dell’entroterra clodiense” e che ha affermato: “il Portotollese è interamente dono del grande fiume, essendo emerso là dove il Po si svena nelle bocche di Maistra e di Pila, di Gnocca e di Goro…”. Mons. Tessarollo ha benedetto l’assemblea avviando la celebrazione eucaristica. Ha imperniato l’omelia su due temi fondamentali: l’Immacolata Concezione di Maria, piena di grazia, che ci guarda e ci protegge con grande amore; il periodo di Avvento che ci ricorda come Dio ha posto la nostra chiesa in mezzo alle case per dire che è in mezzo a noi: il tempio di Dio in mezzo a noi: “Nel vortice della vita di tutti i giorni Dio è presente durante il nostro lavoro. La Vergine Immacolata, che oggi festeggiamo, ci ricorda che anche la nostra vita è un cammino nel tempo”. Mons. Giuliano Marangon si è compiaciuto dei lavori realizzati, in particolare per la riapertura della porta per la preghiera verso il crocifisso e il tabernacolo nuovi. Un grazie alle restauratrici delle parti centrali della chiesa che rispondono al nome di Milena Merli e Rossella Strili. Due adolescenti hanno poi consegnato al Vescovo un’immagine della Madonna del Parto, copia dell’icona che si trova nel Santuario di San Lorenzo a Montefiesole a Firenze.

Il sindaco e le autorità presenti.

Al termine della messa il sindaco Pizzoli si è rivolto al presule chiamandolo “grande uomo prima di essere un grande vescovo” che, nonostante alcune critiche apparse negli ultimi giorni, ha saputo estendere umiltà, presenza e vicinanza alle persone. Ha porto i saluti del Consiglio comunale ricordando che la visita è stato un dono al paese. “E trovandoci in questo tempio restaurato e fortemente voluto dalla comunità tutta, non mi resta che dire “Viva Boccasette”!.”. Oltre al sindaco erano presenti il vice sindaco Mantovani, il consigliere comunale Paola Bergantin, il prof. Giolo per la Fondazione Cariparo, l’associazione Anteas di Porto Tolle, Solidarietà Delta di Porto Tolle, lo scrittore Gianluca Cappellozza con Anna Perlotto, rappresentanti di Cooperative pescatori del territorio, il comandante Frattoni dei Carabinieri di Porto Tolle, il Comitato sagra di Boccasette, molti fedeli di altre località, le ditte interessate per i lavori svolti. E ora l’appuntamento è per sabato 15 dicembre alle 17 nell’arcipretale di Ca’ Venier dove il Vescovo concelebrerà la Messa per tutta la vicaria al termine della Visita pastorale sul territorio.

Luigino Zanetti