GMG Diocesana 2025

Non più un “devo”, ma un “voglio”! La fede contagiosa dei giovani

La Giornata Mondiale della Gioventù diocesana, culminata con la rap- presentazione sul poverello d’Assisi ha acceso la gioia di essere testi- moni e amici del Signore

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Una giornata all’insegna dell’incontro, della preghiera e della testimonianza di san Francesco. Si è conclusa con grande successo la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana svoltasi sabato 22 novembre presso l’Oratorio salesiano di Chioggia dal titolo: “Anche voi date testimonianza, perché siete con me” (Gv 15,27). L’iniziativa, promossa dalla Pastorale Giovanile diocesana, ha riunito circa novanta ragazze e ragazzi provenienti da diverse realtà della città e della diocesi. L’evento non è stato solo un’occasione di nuova aggregazione, ma anche un sentito ritrovo per molti dei partecipanti, reduci dalle intense esperienze formative dell’anno, come la formazione degli animatori, il Giubileo degli adolescenti e quello dei giovani. Dobbiamo riconoscere l’importanza che i giovani hanno nell’essere membra attive e fondamentali della Chiesa in questa loro stagione della vita. Come è stato sottolineato durante il pomeriggio, Dio desidera la loro presenza oggi, sfidando la convinzione che un vero contributo sia sempre rimandato a un “domani” adulto.

Il pomeriggio ha preso il via con un momento di gioco, seguito da un profondo momento di preghiera e meditazione presieduto dal Vescovo Mons. Giampaolo Dianin presente all’appuntamento. La riflessione si è concentrata sulla scelta radicale di aderire all’amore del Signore. I giovani hanno meditato sul discorso tenuto a Tor Vergata lo scorso agosto da Papa Leone, che citato anche San Giovanni Paolo II ha detto: “cercando Gesù si accetta di rifiutare le proposte del mondo che non portano alla felicità. Solo la vita in Cristo offre quella compagnia e quel senso di appagamento che i giovani cercano con tanto desiderio, spingendo alla radicalità e al rifiuto della tiepidezza”. Successivamente, la riflessione del Vescovo Giampaolo sul Vangelo proposto (Gv 15, 15-27) ha rappresentato il culmine teologico dell’incontro, chiarendo la fondamentale dicotomia tra servo e amico di Gesù. “Non voglio mancare all’obbligo della messa dominicale” è il pensiero di un servo; “desidero incontrare Gesù anche questa settimana” è l’animo di un amico. Il Vescovo ha evidenziato come la motivazione di ogni cristiano possa essere un “devo” (il servo) o un “voglio” (l’amico), specialmente per i giovani che spesso rifiutano una religione percepita solo come un insieme di precetti e doveri. Il messaggio chiave è stato un invito a riconoscere l’amicizia con Gesù come una risposta gratuita a un amore altrettanto gratuito.

La serata è proseguita, con l’arrivo di molti altri giovani e ragazzi, con l’emozionante musical sulla vita di San Francesco d’Assisi, messo in scena dal gruppo dell’Oratorio dei Salesiani di Chioggia sotto la direzione dell’ingegnere Andrea Penzo.

Come ricordato da Mons. Dianin, il Poverello di Assisi incarna perfettamente la trasformazione compiuta dallo Spirito Santo: pur avendo iniziato la sua spiritualità come un “servo” nel contesto medioevale, Francesco ha trovato pace e felicità solo comportandosi da amico di Gesù. “Solo così ha trovato le condizioni per perfezionarsi nell’amore, e diventare ‘contagioso’.”

A conclusione, il Vescovo ha rilanciato un messaggio a tutti i giovani presenti sulla responsabilità personale: chi ha trovato il Signore è chiamato a essere un testimone credibile e coerente, la cui vita sia una memoria di quell’Amico fedele che ogni cuore cerca. La Giornata ha lasciato ai partecipanti la consapevolezza di una fede non più basata sul dovere, ma sull’amicizia.

Simone Gazzignato