Venerdì 21 novembre ricorre la festa della Presentazione della B.V. Maria, venerata nel territorio veneto anche con lo speciale titolo di Madonna della salute. In Chioggia, la B.V.M. – con tale ultimo nome – é particolarmente venerata nella chiesa di santa Caterina, dove, dal sec. XVII, figura apposito altare (vedi foto). Tale ricorrenza trova la sua origine nel 1630 quando scoppiò una nuova pestilenza a Venezia e nei territori adiacenti. Si pensò allora – quale voto solenne dell’intera comunità veneziana – di edificare un tempio – come si era già fatto con la chiesa del Redentore nel 1576 – dedicandolo alla Madonna, sotto il titolo di Santa Maria della Salute. Grazie all’intercessione della Madre di Dio – dopo un anno e mezzo e con quasi 50.000 vittime – la peste finì. Nei tempi passati, alla sera, in famiglia o nelle osterie, si ripeteva un rituale antico davanti a una calda e profumata pietanza, la “castradina”, una zuppa di carne di montone, essiccata e salata, cotta più volte con foglie di verza. Ricordiamo, infine, che sabato 22 novembre ricorre, invece, la memoria di santa Cecilia, vergine e martire, compatrona della nostra diocesi. Tutto risale al 1336, quando nel giorno a lei dedicato, era stata riconquistata la torre delle saline, già espugnata dalle milizie scaligere, e, grazie a tale atto di eroismo, fu evitata la capitolazione della città. Nel ricordo di tale evento, ogni anno, nel giorno della festa, erano offerti all’altare – nel corso della liturgia – in onore della vergine martire, il sale e i ceri.
Giorgio Aldrighetti

