Nella serata di giovedì 25 settembre, presso il Teatro Parrocchiale di Loreo, si è tenuta una tavola rotonda su un tema cruciale per il presente e il futuro del nostro Paese: il rapporto tra giovani e lavoro.
Il titolo dell’appuntamento: Giovani e lavoro: incontro possibile nel Delta Polesano? I relatori presenti: Valeria Mantovan – Assessore regionale del Veneto a Lavoro, Istruzione, Formazione e Pari opportunità, Moreno Gasparini – Sindaco di Loreo, Roberto Pizzoli – Sindaco di Porto Tolle, Massimiliano Paglini – Segretario Generale CISL Veneto, Antonio Catalani – Direttore K-Adriatica, Don Marino Callegari – Direttore Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, Irene Zaninello – Giovane polesana, moderatore Michele Panajotti.
Ha introdotto la serata la presidente dell’Azione Cattolica di Loreo, Luisella Siviero, che ha ringraziato gli intervenuti, presentato il tema della serata e precisato come il lavoro sia la condizione primaria per il benessere di ogni individuo.
Invitato sul palco il presidente della Pro loco, Diego Siviero, ha ringraziato tutti i volontari che si stanno adoperando per la buona riuscita della 801ª fiera di san Michele e si è augurato che la partecipazione agli eventi programmati sia numerosa.
La serata è stata condotta, in modo impeccabile, dall’avvocato Michele Panajotti, il quale ha posto ai conferenzieri alcune domande.
L’assessore del Veneto al Lavoro, Istruzione, Formazione e Pari Opportunità, Valeria Mantovan, ha esposto in modo dettagliato i numeri statistici che narrano la situazione occupazionale dei giovani in Veneto e li ha messi a confronto con quelli di Rovigo, soffermandosi su un aspetto positivo: in questa provincia il tasso di occupazione giovanile sembra in controtendenza, quello a livello regionale, perché presenta il + 1%. Ha poi parlato del bando regionale, cui si è fatta promotrice, “Giovani ed energia”, che vede la realizzazione di ben 22 progetti, dei quali 4 hanno sede a Rovigo. L’assessore Mantovan, portando la sua esperienza personale, di giovane donna che in breve tempo ha raggiunto traguardi ragguardevoli, ha espresso ottimismo nei riguardi dei ragazzi in cerca del primo lavoro, ha sollecitato le istituzioni a ritornare ad ascoltare il territorio, perché lì emergono segnali di speranza per un futuro migliore.
I sindaci di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, e di Loreo, Moreno Gasparini, che ricopre pure la carica di Presidente del Parco del Delta, hanno evidenziato i compiti delle amministrazioni comunali, pur affermando che le istituzioni sono un po’ lente, rispetto a un mondo che “corre troppo veloce”, hanno sostenuto che il futuro del Delta del Po passa attraverso una consapevolezza diversa: si deve cambiare l’approccio nei confronti della realtà, capire dove si va, guardare oltre e rieducare i giovani verso questa nuova tendenza.
Il Segretario Generale CISL Veneto, Massimiliano Paglini, ha fatto un’ampia riflessione sulla società odierna: partendo dal problema della decrescita demografica, passando all’analisi della volontà dei giovani che cercano il benessere lavorativo, ha affermato che, nel contesto della tradizione veneta, è necessario preservare il lavoro manuale, rendere partecipi i giovani all’attività lavorativa e reinvestire sull’identità dei nostri territori.
Il direttore di K-Adriatica, un’azienda del territorio, dottor Antonio Catalani, ha detto che è lampante il cambio di mentalità dei giovani nei confronti del mercato del lavoro: in passato il lavoro era un bisogno, cioè serviva per mettere su famiglia e per non essere più un peso per i genitori, oggi il lavoro è un’esigenza, che deve lasciare più tempo libero per dedicarsi ai figli e agli spazi personali. Il paradosso è che l’offerta di lavoro è superiore alla domanda e spesso si assiste alla rinuncia di un posto sicuro per un altro posto, causando un forte dispendio economico alle aziende, che dopo aver formato un giovane questo se ne va altrove creando notevoli difficoltà. Una soluzione potrebbe essere sia in chiave economica, dare uno stipendio dignitoso, che personale, cioè quella di fidelizzare il lavoratore, renderlo partecipe ai processi lavorativi, fornirgli dei servizi utili per il suo benessere.
La giovane polesana, Irene Zaninello, ha raccontato la sua storia lavorativa, che grazie al Centro per l’impiego di Adria, ha prima fatto il tirocinio di sei mesi in un’azienda, poi l’apprendistato di tre anni, infine ha ottenuto il posto fisso ed ora è responsabile di ben sei uffici del territorio. Irene ha espresso la sua felicità dicendosi una ragazza fortunata e aggiungendo che chi sostiene che i ragazzi di oggi non aspirino al posto fisso, non dice la verità: tutti desiderano avere la certezza di un lavoro per sempre.
Don Marino Callegari, direttore dell’ufficio della Pastorale sociale del lavoro, ha raccontato l’esperienza della creazione di una realtà lavorativa nel Delta, un progetto partecipativo che prevede un buon numero di operatori del terzo settore.
La serata è proseguita con gli interventi del pubblico riguardanti il rispetto del territorio e le modalità per promuoverne la conoscenza, il senso di appartenenza.
A conclusione della serata, la professoressa Marilena Berto, consigliere comunale con delega alla cultura e istruzione ha ringraziato i relatori e il pubblico in sala, donando a ciascuno degli intervenuti un libro, recentemente ristampato, sui “I flagellanti della SS Trinità” del maestro Piergiorgio Bassa, un libro sulla storia dell’Azione Cattolica, e un cassetta di frutta, gentilmente offerta dall’azienda agricola Silvestro Zecchin, con la quale si è voluto sugellare la vocazione agricola di questo territorio.