La prima domenica di Avvento, come da tradizione, anche l’Unitalsi della sottosezione di Chioggia, ha rinnovato il suo “Eccomi” nel rito di adesione all’associazione. “Quest’anno – racconta la presidente diocesana Antonella Gnocco – siamo stati ospiti dal nostro assistente don Simone Doria, presso la Comunità Cristiana Sinodale di Ca’ Tiepolo, in particolare presso la comunità di Donzella che ci ha accolto con calore ed amicizia”.
Nell’occasione, nella prima parte della mattinata, don Simone ha tenuto una catechesi sul tema della chiamata, evidenziandone in particolare i tratti, le condizioni necessarie per rispondere e seguire Gesù attraverso Maria. Ha poi presentato, seppur brevemente, con il desiderio vivo di poterlo meglio approfondire nell’anno associativo in corso, il tema che ci accompagnerà l’associazione: “Con Maria, pellegrini di speranza”.
La celebrazione della Santa Messa, che ha visto la presenza di numerosi bambini con i loro genitori, è stata occasione per iniziare insieme il tempo forte dell’Avvento. “Nella sua omelia – rileva Antonella – don Simone ci ha offerto uno spunto di riflessione su cosa oggi “appesantisce” la nostra vita e cosa invece ci può aiutare a ‘risollevare il nostro capo’. Il rito dell’adesione, vissuto al termine, che suscita in noi sempre una forte emozione, ci ha aiutato a ricordare che ogni unitalsiano è chiamato ad essere portatore di speranza, una speranza credibile perché si rende visibile nei gesti concreti di prossimità verso le persone fragili e ammalate. Come la nostra sorella Rina ricorda, il segno della Croce sulla fronte, fortemente voluto dal nostro consigliere nazionale Roberto, è stato un segno di speranza e di unione, di rispetto e di accoglienza l’uno dell’altro sempre sostenuti dallo sguardo di Maria e dall’intercessione di Santa Bernadette”.
La giornata si è conclusa poi con il pranzo ed un momento di gioia e spensieratezza. “Che la Vergine Maria – conclude la presidente – ci aiuti a continuare il nostro cammino rendendoci sempre docili alla Sua chiamata, capaci di ascolto, di amore, di accoglienza!”.
Antonella Gnocco