Per crescere insieme nella gioia

Facebooktwitterpinterestmail

Per crescere insieme nella gioia

Dopo “Io, Te e Rio” il Gruppo di Pastorale giovanile riparte con nuove proposte di incontro

Fede e giovani, due strade parallele che non si incontrano mai, un binomio che sembra impossibile. Ma è davvero così? A parlare, più di tanti discorsi e riflessioni, sono le immagini di “Io, Te e Rio”, la Gmg del Triveneto che ha portato a Chioggia 3.000 giovani da tutto il nord Italia. E per fare cosa? Per pregare e vivere assieme a papa Francesco e al vescovo Adriano la gioia della fede. È proprio da questa testimonianza concreta che il gruppo di Pastorale giovanile della diocesi di Chioggia vuole ripartire per proporre ai giovani l’opportunità di preghiera e confronto con uno stile fresco, vicino alle domane e alle speranze dei ragazzi. “Il confronto e l’incontro con il

mondo giovanile impongono di essere capaci di ascoltare e di farsi testimoni con i fatti più che con le parole”, spiega don Damiano Vianello, coordinatore del servizio di Pastorale giovanile della diocesi. “Bota Fé, Metti Fede” ha detto il papa alla veglia di preghiera sulla spiaggia di Rio De Janeiro durante la Gmg. “Gesù è colui che ci porta a Dio, con lui tutta la nostra vita si trasforma e noi possiamo guardare la realtà con occhi nuovi, con lo sguardo di Gesù. Metti Cristo nella tua vita e vedrai crescere le ali della speranza”, continuava Francesco. Un messaggio che il gruppo, guidato da don Damiano, ha fatto proprio, scegliendo come slogan “Bota Fé”. Raggiungere tutti i giovani della diocesi di Chioggia e dire loro che pregare insieme è bello e fa crescere nella gioia, questo vuole essere il messaggio da condividere con il mondo ecclesiale e con quanti vogliano abbracciare il progetto.

Il primo appuntamento sarà sabato 7 dicembre. Un pomeriggio di festa nell’autodromo del Polesine per incontrarsi e vivere assieme qualche momento di preghiera e gioia. “Speriamo di incontrarci in molti, parlatene ai vostri sacerdoti e coinvolgeteli”, ha affermato il vescovo Adriano, rivolgendosi ai ragazzi.   (Filippo Greggio)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 41 del 3 novembre 2013