Sinodo: inizia l’ascolto

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È appena iniziata la Quaresima, primo venerdì del mese; all’incontro in chiesa vedo entrare alla spicciolata diverse persone. Cosa mi ha fatto uscire di casa vincendo pigrizia e stanchezza? So – avendolo già sperimentato – che Dio non delude, anzi, sorprende.

Preparando in parrocchia il lavoro per il Sinodo ci si accorgeva di quanti piccoli semi di vita sono stati gettati nella nostra comunità, anche durante la pandemia. 

Il Sinodo è una grande occasione per ascoltarci, come ha proposto il papa.

Dopo due anni di pandemia finalmente ci si ritrova in chiesa faccia a faccia a raccontarci di noi, divisi in gruppetti secondo il criterio della varietà di condizione. 

Il Covid ha interrotto certe funzioni liturgiche e rallentato i rapporti, ma i gesti di carità hanno continuato incessanti. Una ricchezza di esperienze e finalmente la libertà di esprimerci. A piccoli gruppi ci raccontiamo la fede e la vita, difficoltà e gioie, per condividere e scoprire ciò che Cristo sta operando nella nostra comunità e nella Chiesa; la gioia fa scattare sorrisi, anche sotto la mascherina e suscita mille domande. 

Ci aiutiamo in un giudizio chiaro, anche senza risposte pronte. 

Intanto una ragazza prende nota per la relazione da consegnare al vescovo. Una Chiesa in azione e non rifugiata nelle case. 

Proprio come i primi. Siamo pochi? Siamo tanti?  

Non importa. Peccatori, ma entusiasti di Cristo.

Papa Francesco ci chiede di essere protagonisti e non spettatori. 

Le immagini della guerra ci sfidano a rischiare in prima persona la fede di fronte alla mentalità del mondo. 

Lo slancio dei giovani che partecipano alla vita della Chiesa fa risvegliare i cuori assopiti.

Cosa desidero? Cosa desideriamo? Cristo risponde ancora oggi al nostro bisogno di felicità? 

Sappiamo a Chi apparteniamo. 

La Chiesa è comunione: genitori, catechisti, giovani, animatori, pensionati, persone dai mille lavori, tutti presi dall’incontro con Cristo. 

È difficile essere liberi nell’esprimerci superando ogni pregiudizio. 

La Sua misericordia vince. Che grazia essere Chiesa. Ogni giorno si riparte da Cristo per affrontare la vita. La quaresima è tempo di conversione, prima di tutto per noi cristiani. Il centuplo inizia oggi, nella Madre Chiesa, rispondendo ciascuno alla domanda di Cristo: 

“E voi chi dite che io sia?”

Alessandra Agatea