Comprendere la Bibbia - 81

Alleanza, antica e nuova

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La Bibbia è una storia d’amore e ogni amore ha le sue parole, i suoi riti. Nella Bibbia l’amore di Dio per l’uomo si esprime nella parola “Alleanza”. Possiamo dire che il messaggio biblico si riassume in queste due parole: Antica Alleanza e Nuova Alleanza, parole che hanno dato il titolo alle due parti della Bibbia cristiana: Antico Testamento (o Antica Alleanza) e Nuovo Testamento (o Nuova Alleanza). L’Antico Testamento riferisce più volte del patto stipulato tra Dio e il popolo di Israele. Con il termine “patto o alleanza” di solito intendiamo un contratto tra due partner di uguali diritti, che accettano determinati impegni reciproci. Le cose stanno diversamente nel patto di alleanza tra Dio e gli uomini di cui parla la Bibbia, perché a prendere l’iniziativa e a scegliersi il suo partner è sempre Dio; anzi, Egli addirittura se lo crea grazie al suo agire salvifico e alla sua benedizione. Il linguaggio dell’Alleanza appare soprattutto a partire dal VII secolo a.C., nel libro del Deuteronomio, scritto per richiamare il popolo d’Israele all’impegno preso con Dio che esigeva l’osservanza dei comandamenti ricevuti da Mosè sul monte Sinai.

L’alleanza con Noè: Noè e la sua famiglia sono i primi con i quali Dio stipula un’alleanza.   Dopo averli salvati dal diluvio, Dio promette di non sterminare più la sua creazione (cfr. Gen 9,1-17). Quale segno visibile di questo patto con gli uomini, Dio stabilisce l’arcobaleno. L’alleanza con Abramo: mentre il patto di Dio con Noè valeva per tutti gli uomini, la seconda alleanza raccontata dalla Bibbia pone al centro Abramo e la sua famiglia, mirando però alla futura chiamata di tutti i popoli (cfr. Gen cc. 15; 17). Emerge in modo chiaro che questo patto è frutto dell’agire creatore di Dio e della sua benedizione: ad Abramo, ormai anziano e senza figli, Dio promette una grande discendenza (Gen 12,1-9; 18,1-15). In virtù di questo patto i discendenti di Abramo divengono il popolo gradito a Dio. Il segno legato a questo patto è la circoncisione. L’alleanza al Sinai: il patto concluso tra Jhwh e il suo popolo ai piedi del Sinai, insieme all’uscita dall’Egitto, formano il secondo grande evento salvifico della storia d’Israele. Dio ha liberato Israele dalla schiavitù e lo ha guidato nel cammino attraverso il deserto, ora il popolo è chiamato a osservare i comandamenti di Dio (Es 19,3-6). Il segno legato a questo terzo patto sono le tavole dei dieci comandamenti. Le prescrizioni che seguono la consegna delle tavole delle Legge – contenute da Esodo cap. 20 all’inizio del libro dei Numeri – illustrano in che cosa consista questo dovere. Il patto di alleanza tra Dio e Israele è un patto di amore, e l’amore non può sussistere se non è corrisposto.

La nuova alleanza: riuscire a conservarsi come popolo di Dio mediante l’obbedienza a Lui, è stata la grande prova di tutta la vicenda storica d’Israele. Soprattutto i profeti hanno continuamente richiamato il popolo alla fedeltà al patto, quando constatavano che con l’adorazione degli idoli e l’ingiustizia sociale si rompeva l’alleanza con Dio. Le catastrofi che nel corso della storia colpirono Israele furono perciò ritenute la giusta punizione per le sue disobbedienze. La tradizione profetica annuncerà il superamento dell’alleanza nella direzione dell’interiorizzazione della relazione con Dio, il profeta Geremia infatti parla di una legge scritta nel cuore dell’uomo (cfr. 31,31-34). Gli scritti del Nuovo Testamento mostrano che questa interiorizzazione si è realizzata in Gesù Cristo, mediatore della “nuova alleanza” (Eb 9,15). Gesù, per mezzo della sua morte in croce, stipula un nuovo patto che non vale solo per il popolo d’Israele ma per tutti i popoli (1Cor 11,25).

Gastone Boscolo